doppio canale reclutamento
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Il doppio canale di reclutamento viene avanzato da anni come possibile soluzione per stabilizzare i precari. Nelle ultime settimane è tornato alla ribalta sia per le pressioni esercitate da alcuni sindacati sia a seguito delle recenti dichiarazioni di Mario Pittoni, Responsabile Nazionale Dipartimento Istruzione Lega – Già Presidente Commissione Cultura Senato. Questa ipotesi sembra però spaventare i docenti risultati idonei al concorso del 2020, che temono di vedere sfumare ancora una volta l’agognato ruolo.

Doppio canale reclutamento e immissioni in ruolo: le preoccupazioni degli idonei 2020

Le immissioni in ruolo per l’a.s 2024/25 vedranno ancora assumere in molte province e per alcune classi di concorso al 50% dalle Gae, e per il restante 50% dalle graduatorie di merito. Bisogna inoltre tener conto della precedenza assegnata alle assunzioni dal concorso del PNRR rispetto allo scorrimento delle graduatorie del concorso 2020 (diventate ad esaurimento). Il decreto PA bis ha infatti stabilito: ““A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, le graduatorie di cui al primo periodo sono utilizzate nei limiti delle facoltà assunzionali residuali rispetto alle immissioni in ruolo necessarie al raggiungimento dei target previsti dal PNRR”.

Il ‘Movimento Idonei 2020 per il ruolo, gli Invisibili’ da mesi sta interloquendo con alcuni esponenti politici per fare chiarezza sulla situazione degli idonei. A quanto pare a breve potrebbero arrivare risposte. Nel frattempo però l’attenzione riportata sul doppio canale di reclutamento non piace a questo gruppo di insegnanti, dichiarandosi contrari: “Nella maggior parte delle Regioni italiane ci sono graduatorie di idonei, piene zeppe di persone che hanno già ampliamente dimostrato di essere ritenute idonee a svolgere la professione docente, avendo superato tutte le prove previste dai concorsi docenti, senza imboccare alcuna scorciatoia. Prima di tutto si attinga alle graduatorie di merito, che in alcune regioni consistono anche in quelle decretate a seguito dei concorsi 2016 e 2018, oltre che 2020, per non parlare di GAE superstiti (Graduatorie a Esaurimento), ancora in essere in tante realtà.” Queste le parole di Alessandra Torrioni & Gian Michele Mostardini, Coordinatori e portavoce nazionali del Movimento.

Gli stessi hanno anche aggiunto: “il doppio canale sarebbe un danno enorme per chi ha superato un concorso e non porterebbe alcun beneficio a chi auspica uno scorrimento veloce e tempestivo delle precedenti graduatorie, già duramente colpite dai bandi PNRR, che – senza alcun rispetto per la dignità di circa 30.000 lavoratori della Scuola italiana – hanno fagocitato e fagociteranno migliaia e migliaia di posti“.