Il sistema di reclutamento scolastico concordato con l’Unione Europea nell’ambito del Pnrr è in crisi. Come ricorda l’Anief, l’Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia Ue dalla stessa Commissione europea che aveva promosso i concorsi per assumere 70 mila docenti precari entro il 2026. La strategia di reclutamento concordata tra Italia e Unione Europea attraverso il Pnrr prevedeva una serie di concorsi ravvicinati per coprire oltre 70 mila posizioni di docenti precari entro il 2026. Tuttavia, questo piano non ha prodotto i risultati attesi.
Il fallimento del piano di reclutamento concordato con l’UE
Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha denunciato il mancato raggiungimento degli obiettivi e l’avvio del secondo concorso Pnrr, nonostante la presenza di migliaia di idonei ancora non stabilizzati. Anche i docenti precari che hanno partecipato alle procedure selettive del 2020 e del 2023 rimangono in attesa di essere assunti, aggravando ulteriormente il problema del precariato.
La proposta di Anief: stabilizzazione tramite GPS e doppio canale
Per affrontare il problema, il presidente di Anief propone una soluzione concreta: il doppio canale di reclutamento. Una doppia strategia che permetterebbe di ridurre il tasso di precariato nel settore scolastico, che oggi è il più elevato tra i comparti pubblici italiani. Questa strategia si basa su due linee principali:
- Stabilizzazione degli idonei dei concorsi, che hanno già superato le selezioni ma non sono ancora stati immessi in ruolo.
- Assunzione dei precari storici tramite le GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze).
L’urgenza di agire per evitare nuove sanzioni europee
L’abuso dei contratti a termine continua a essere un problema centrale per l’Italia, già sanzionata in passato dalla Corte di Giustizia Europea. Per evitare ulteriori procedimenti e garantire la parità di trattamento economico e giuridico, è necessario adottare misure immediate, investendo risorse adeguate per stabilizzare i docenti precari. Le recenti dichiarazioni del sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti, sul rilancio del doppio canale di reclutamento, rappresentano un segnale positivo. Tuttavia, serve un cambio di passo per trasformare queste proposte in azioni concrete.