Alcuni giorni fa abbiamo pubblicato un articolo che rispondeva ad alcune domande di una lettrice in merito alla questione della firma del registro elettronico a cartaceo. All’articolo, inserito nella rubrica “l’Avvocato risponde”, aveva risposto l’Avvocato Maria Rosaria Altieri. In risposta a questo articolo un’altra lettrice chiede un chiarimento sulla firma del registro elettronico ogni 30 minuti. L’avvocato chiarisce quanto richiesto.
Il quesito sulla firma del registro elettronico
La lettrice scrive: “Vorrei avere, se possibile, maggiori chiarimenti in merito alla questione della firma da apporre sul registro elettronico, con scansione oraria di 30 minuti. Nell’articolo da voi pubblicato in data 26 settembre 2023, nella rubrica “L’avvocato risponde”, è considerata illegittima la delibera del collegio docenti, che prevede la firma del registro elettronico ogni mezz’ora. Tuttavia nel caso del mio istituto comprensivo, nello specifico della primaria, l’organizzazione del piano orario di servizio è già strutturata per mezze ore, perché si entra in classe alle 8.00 e si esce alle 13.30. Apponendo le firme per ogni ora, risulterà la mia presenza a scuola fino alle ore 14.00, mentre, da orario di servizio, finisco alle ore 13.30; senza parlare delle sovrapposizioni di firme nella stessa ora, quando è prevista una lezione di un’ora e mezza, per cui non si sa chi stia facendo effettivamente lezione in classe.
Tutto ciò crea non pochi dubbi sulla chiarezza e la validità della stessa organizzazione oraria, soprattutto alla luce del fatto che la firma su registro elettronico ha valore di prova documentale, come chiariva l’avvocato nell’articolo citato. Dunque perché ritenere “in contrasto con l’unità oraria di lezione” una pratica che renderebbe più trasparente l’organizzazione della presenza dei docenti nelle classi?”
L’avvocato risponde
L’indicazione dell’unità oraria di 1 ora si riferisce al quesito posto dalla lettrice nel cui Istituto scolastico vige l’unità oraria di 60 minuti e non può valere con riferimento ad Istituti ove invece è deliberato un piano orario strutturato in mezze ore. Nel caso sottoposto dalla lettrice è ovvio che richiedere la firma ogni 30 minuti (o addirittura ogni 15) a fronte di unità orarie di lezione di 60 minuti, appare in contrasto con i principi che devono regolare l’attività Amministrativa.