Una novità legata alla remunerazione per la formazione docente è stata introdotta con l’entrata in vigore del Contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21. Secondo il comma 7 dell’articolo 36, la formazione dei docenti svolta al di là dell’orario di servizio deve essere retribuita in contrattazione di istituto. Questa disposizione, evidenziata da Anief, sottolinea che il compenso per tali attività deve essere di almeno 19,25 euro lordi l’ora, come indicato nella Tabella E1 del Contratto.
Formazione docente fuori orario: la remunerazione
Della novità legata alla remunerazione per la formazione, parla Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief. Mette in luce il fatto che le ore di formazione eccedenti all’orario curricolare settimanale e alle 40 ore complessive funzionali all’insegnamento devono essere oggetto di una negoziazione interna a ciascuna scuola. E garantire comunque una retribuzione oraria certa e adeguata.
Il sindacato Anief ribadisce l’importanza di estendere le ore di formazione come opportunità di crescita professionale per tutto il personale docente. Sottolinea che tali attività non dovrebbero essere imposte. Inoltre, considerando che le ore funzionali all’insegnamento sono già retribuite con un compenso di 19,25 euro lordi, si auspica che il limite minimo di retribuzione per la formazione non sia inferiore a quanto già stabilito dalla contrattazione nazionale. Infine, il sindacato suggerisce che l’alternativa alla remunerazione con la fruizione dei cinque giorni per partecipare a iniziative di formazione debba invece essere, previa esplicita richiesta, a discrezione del docente.