La convalida dei titoli dopo aver ottenuto un incarico può comportare alla rettifica del punteggio e quindi alla perdita della supplenza. Ne abbiamo parlato con gli Avvocati Altieri e Rossi in un nostro recente webinar, in cui hanno risposto ad alcuni dubbi dei lettori. Una di loro ci aveva chiesto: “Ho perso la supplenza dopo che la scuola mi ha fatto la convalida. Nel decreto che mi ha inviato la scuola c’è scritto che devo restituire pure gli stipendi. Non ho la possibilità di restituirli tutti insieme, posso richiedere di rateizzare?”
Perdita della supplenza e restituzione degli stipendi
Alla domanda della nostra lettrice, ha risposto l’Avvocato Fabio Rossi, che ha subito detto senza mezzi termini: “La scuola sbaglia di grosso”. L’avvocato continua: Infatti, è un principio consolidato nel nostro ordinamento giuridico quello per cui se la prestazione lavorativa è stata effettivamente resa il datore di lavoro – privato o pubblica amministrazione che sia – non può chiedere indietro gli stipendi qualunque sia la causa di scioglimento del rapporto di lavoro.
In particolare, l’art. 2126 Codice Civile recita: “La nullità o l’annullamento del contratto di lavoro non produce effetto per il periodo in cui il rapporto ha avuto esecuzione“. Anzi, la scuola sbaglia due volte sulla questione stipendio!
Anche nel caso di restituzione degli stipendi esiste la rateizzazione
Infatti, anche nei casi in cui sia dovuta una restituzione di somme – e, ripeto, non è il caso che ci occupa in cui la scuola pretende di recuperare stipendi per un’attività lavorativa comunque svolta –il datore di lavoro o la Ragioneria dello Stato (a seconda da chi provenga la richiesta) dovrebbero sempre avvisare che è possibile chiedere una rateizzazione. Ciò in adempimento di basilari obblighi di correttezza e buona fede che impongono di non mettere in difficoltà il lavoratore con richieste di somme impreviste ed esose.
Questo principio è stato recentemente ribadito anche dalla Corte Costituzionale, con la sentenza n.8 del 2023, che, per l’appunto, ha affermato che nei casi in cui il datore di lavoro, per mera svista, abbia corrisposto un trattamento retributivo superiore a quello spettante il lavoratore abbia diritto ad una rateizzazione.
Concludendo, la nostra lettrice non dovrà restituire gli stipendi in quanto ha effettivamente lavorato, ma anche quando si versi in casi diversi il lavoratore ha sempre diritto alla rateizzazione. Guarda il nostro webinar per vedere la risposta a questa e altre domande sulla perdita della supplenza!