In queste settimane gli Usp stanno procedendo con la pubblicazione delle Gps e con la ripubblicazione delle stesse a seguito di rettifiche di punteggio ed esclusioni di aspiranti sprovvisti di titolo di accesso. La prima scuola dove si otterrà la supplenza compirà poi un controllo più approfondito dei titoli, in modo da convalidare il punteggio oppure rettificarlo. Ma cosa succede se la rettifica avviene ad anno scolastico inoltrato? A quali conseguenze si andrà incontro? Facciamo chiarezza.
Errori materiali e dichiarazioni mendaci: le conseguenze su punteggio (e non solo)
Il riferimento normativo da tenere presente è l’art 8 dell’O.M 88/2024, riguardante la valutazione dei titoli. Ai commi da 5 a 9 si prendono in considerazione i controlli operati dapprima dall’Usp e, in seconda battuta, dalle istituzioni scolastiche dove si stipula il primo contratto di supplenza.
In particolare, come si legge, in caso di esito negativo della verifica il DS provvede a comunicare la circostanza all’usp competente ai fini dell’esclusione oppure della semplice rettifica di punteggio e rideterminazione della posizione occupata in graduatoria. Di ciò viene informato anche l’aspirante interessato. Il comma 9 aggiunge anche che “restano in capo al dirigente scolastico che ha effettuato i controlli la valutazione e le conseguenti determinazioni ai fini dell’eventuale responsabilità penale di cui all’articolo 76 del citato DPR 445/2000.” Mentre il comma 10 stabilisce: “l’eventuale servizio prestato dall’aspirante sulla base di dichiarazioni mendaci è, con apposito provvedimento emesso dal dirigente scolastico, dichiarato come prestato di fatto e non di diritto, con la conseguenza che lo stesso non è menzionato negli attestati di servizio richiesti dall’interessato e non è attribuito alcun punteggio, né è utile ai fini del riconoscimento dell’anzianità di servizio e della progressione di carriera, salva ogni eventuale sanzione di altra natura.“
In pratica si può dedurre come in caso di semplici errori materiali (indicanti una dichiarazione non veritiera dovuta alla complessità della materia oggetto della dichiarazione) le conseguenze sono meno pesanti rispetto a vere e proprie dichiarazioni mendaci che portano anche a sanzioni penali, in quanto presuppongono il dolo o la colpa grave da parte dell’interessato. In ogni caso se la rideterminazione di punteggio non avrebbe consentito all’aspirante di ottenere quella supplenza, il contratto viene interrotto. Anche una conseguenza di questo tipo può avere risvolti importanti sul lavoro dell’interessato, soprattutto se la rettifica avviene ad anno scolastico inoltrato, quando magari potrebbe essere più difficile ottenere una nuova supplenza.