È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 34 del 10 febbraio 2024, il decreto riguardante la revisione delle classi di concorso. Il decreto presenta due tabelle: nella tabella A, sono presenti le indicazioni riguardanti le classi di concorso, con i titoli di accesso e i relativi insegnamenti; nella tabella A/1, invece, è stata indicata l’omogeneità degli esami previsti nei piani di studio dei titoli di vecchio ordinamento per l’accesso alle classi di concorso, limitatamente ai titoli previsti dalla tabella ‘A’ nella colonna dei titoli previsti dal DM 39/1998.
Decreto relativo alla riforma delle classi di concorso, chiarimenti su concorsi, GPS e percorsi abilitanti
È bene chiarire un aspetto importante riguardante la pubblicazione del decreto relativo alla revisione delle classi di concorso, quello indicato all’articolo 5 del decreto stesso: ‘Coloro i quali, all’entrata in vigore del presente decreto, sono in possesso di titoli di studio validi per l’accesso alle classi di concorso ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, come modificato e integrato dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della ricerca del 9 maggio 2017, n. 259, con particolare riferimento all’art. 5, possono fare riferimento ai requisiti ivi previsti per presentare domanda di partecipazione alle procedure concorsuali, alle procedure abilitanti e ai percorsi di specializzazioni sul sostegno o per accedere alle graduatorie per il conferimento delle supplenze‘.
Pertanto, il nuovo decreto non produrrà effetti nei confronti di coloro che, ai sensi del DPR 19/2016 e del DM 259/2017, possiedono i requisiti di accesso completi per la classe di concorso: tali aspiranti potranno accedere ai concorsi, ai percorsi abilitanti formativi per l’insegnamento e alle nuove Graduatorie Provinciali per le Supplenze con gli stessi requisiti. In buona sostanza, valgono ancora le precedenti classi di concorso. Tutti coloro che, invece, conseguiranno la laurea a partire da oggi, lunedì 12 febbraio 2024, dovranno fare riferimento al nuovo decreto che ha provveduto a revisionare diverse classi di concorso.