L’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze è previsto nella prossima primavera: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha già provveduto ad illustrare alle organizzazioni sindacali la bozza dell’ordinanza ministeriale che andrà a regolare anche la procedura per l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato.

Supplenze anno scolastico 2024/25 e aggiornamento GPS, le novità in arrivo

Per quanto riguarda la riapertura delle GPS, la novità più rilevante è quella che riguarda i titoli di accesso alla seconda fascia: per la scuola dell’infanzia e primaria, potranno inserirsi i laureandi in Scienze della formazione primaria, iscritti almeno al terzo anno e con 150 CFU già conseguiti. Per la seconda fascia della scuola secondaria sarà necessario possedere il precedente inserimento in GPS oppure il titolo di studio che consente l’accesso alla classe di concorso, dunque la laurea, per esempio. Potranno inserirsi con riserva gli specializzandi TFA sostegno e i futuri abilitandi a condizione, però, che il titolo venga conseguito entro il 30 giugno 2024.

La bozza della nuova ordinanza prevede l’impiego degli interpelli, pubblicati dalle scuole, per la copertura degli incarichi di supplenza: dunque, scomparirà la classica MAD, ovvero la domanda di messa a disposizione che il docente solitamente inviava alle scuole e che le scuole utilizzavano quando le graduatorie di istituto della scuola interessata e quelle delle scuole viciniori risultano esaurite. 

Domande per le supplenze

Come avvenuto negli anni passati, anche per il prossimo anno scolastico, gli aspiranti supplenti saranno chiamati a compilare la domanda di partecipazione: bisognerà, quindi, indicare le proprie preferenze (al massimo 150 tra scuole, comuni e distretti). Con tutta probabilità, si ripeteranno i disagi degli anni precedenti, con gli aspiranti che saranno chiamati ad inviare domanda senza conoscere le effettive disponibilità dei posti: i sindacati continuano ad insistere su questa criticità. L’Ufficio Scolastico avvierà il primo turno di nomina: se l’aspirante avrà inserito tra le sue preferenze quelle disponibili, otterrà l’incarico di supplenza al 31 agosto o al 30 giugno.

La mancata indicazione di alcune sedi, come avvenuto negli anni scorsi, farà sì che gli aspiranti che avranno omesso tali sedi saranno considerati rinunciatari. Il problema è che, in diversi casi, i posti disponibili nel primo turno o, comunque, nei primi turni possano essere in quantità minima rispetto a quelli che poi si assegneranno nei turni successivi: ragion per cui candidati considerati rinunciatari (ma con punteggio maggiore) verranno scavalcati da colleghi con punteggio inferiore. Nessuna novità in vista, invece, per quanto riguarda le sanzioni per rinuncia o abbandono.