Alcuni mesi fa è stata presentata al Parlamento Europeo una petizione per la violazione della normativa comunitaria, da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, in merito al riconoscimento del titolo di specializzazione su sostegno conseguito all’estero. Un lettore chi chiede: Vi scrivo in quanto vorrei sapere se ci sono novità da parte dell’Europa per i riconoscimenti dei titoli esteri. In quanto a fine gennaio ho seguito un vostro webinar riguardo a questo argomento, dove l’Europa avrebbe dato un “ultimatum” all’Italia, con durata di tre mesi.” Risponde alla domanda l’Avv. Angela Maria Fasano.
Riconoscimento dei titoli di sostegno esteri: quali risultati si sono ottenuti?
Sul fronte Europeo la nostra petizione ha sortito effetto immediato per la compilazione delle GPS. La nuova ordinanza, su impulso della procedura comunitaria, ha previsto l’inserimento a pettine. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito quindi ha applicato l’inclusione a pettine nelle Graduatorie GPS 2024-2026 degli aspiranti docenti con titolo estero in attesa di riconoscimento, come già previsto nella seconda bozza.
Anche i TFA esteri, quindi, hanno la possibilità di ottenere incarichi di supplenza e firmare contratti a tempo determinato, seppur con una clausola risolutiva nel caso in cui la procedura di riconoscimento del titolo dovesse avere esito negativo. In tal senso, si è compiuto un importante primo passo, al fine di consacrare il riconoscimento di un diritto dovuto, in ossequio alla normativa comunitaria.