Il riconoscimento del servizio preruolo nella ricostruzione carriera è un aspetto rilevante per il personale ATA e gli insegnanti che cercano di valorizzare il proprio percorso professionale. Tuttavia, per molti sorge un dubbio: è possibile richiedere il riconoscimento anche se non è stata inviata una diffida all’amministrazione? Il dubbio è stato espresso da una nostra lettrice. Questa e altre domande sono state trattate dagli avvocati Rossi e Altieri nel webinar disponibile sul nostro canale YouTube.
Che cos’è il servizio preruolo e l’importanza della diffida
Il servizio preruolo include i periodi lavorativi svolti in incarichi temporanei o a tempo determinato presso le istituzioni pubbliche prima dell’assunzione definitiva. Il suo riconoscimento pieno può influenzare il calcolo degli anni di servizio, la pensione e altri aspetti della carriera. La diffida è il documento formale che invita l’amministrazione a riconoscere il periodo preruolo. In molti casi, la diffida rappresenta il primo passo per evitare che il diritto di riconoscimento vada in prescrizione (di solito dopo 5 o 10 anni). La diffida interrompe i termini di prescrizione, garantendo più tempo per eventuali azioni legali.
Il dubbio e la risposta sulla ricostruzione carriera
La lettrice scrive: “Salve avvocato, sono un’assistente amministrativa di ruolo dal 2010. Una mia collega ha vinto la causa per il riconoscimento del periodo preruolo. La vorrei fare anche io, ma ho paura di non poterla fare più perché sono passati tanti anni. Non ho mai fatto una diffida come aveva fatto la mia collega”.
L’Avvocato Rossi risponde: Bisogna chiarire che la causa per il giusto riconoscimento dell’intero periodo pre-ruolo spettante potrà essere avviata senza limiti di tempo. Tuttavia, gli effetti della futura sentenza si estenderanno alle retribuzioni future e, in via di recupero, a quelle degli ultimi 5 anni. Anche in questo caso il consiglio è di partire subito con una diffida interruttiva, per poi innestare il ricorso giurisdizionale vero e proprio.