La ricostruzione di carriera 2024 per il personale scolastico, sia docenti che ATA, è un processo per ottenere il riconoscimento dei servizi prestati durante il periodo preruolo ai fini dell’inquadramento economico. Di recente, le normative e le procedure hanno subito alcune modifiche, rendendo necessario un aggiornamento su chi può richiederla, come funziona, e quali sono le scadenze da rispettare. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Chi può richiedere la ricostruzione di carriera 2024?
La ricostruzione di carriera è accessibile a tutti i docenti e al personale ATA che sono stati assunti a tempo indeterminato. L’obiettivo è ottenere il riconoscimento del servizio prestato come supplente nelle scuole statali. Per chi è stato assunto fino al 31 dicembre 2022, si applica la normativa “vecchia”, mentre dal 1° settembre 2023 è entrata in vigore una nuova normativa, basata su direttive europee, applicata anche dai giudici in caso di ricorso.
Fino a settembre 2023, il personale scolastico seguiva il vecchio sistema normativo, mentre con la nuova regolamentazione europea, il riconoscimento dei servizi prestati include anche il periodo preruolo, ovvero quello svolto come supplente, per intero. Questo significa che ogni servizio reso nelle scuole statali viene conteggiato per il riconoscimento della carriera.
Come funziona la carriera nel settore scolastico?
La carriera per il personale si sviluppa su sei posizioni stipendiali: 0, 9, 15, 21, 28, e 35 anni. Ecco una tabella che illustra gli scatti stipendiali per il personale scolastico, sia docenti che ATA, in base alla loro anzianità di servizio:
Posizione Stipendiale | Anni di Servizio | Descrizione della Progressione Stipendiale |
---|---|---|
Posizione 0 | 0 – 9 anni | Iniziale ingresso nel ruolo, senza scatti stipendiali precedenti. |
Posizione 9 | 9 – 15 anni | Primo scatto stipendiale dopo 9 anni di servizio. |
Posizione 15 | 15 – 21 anni | Secondo scatto stipendiale dopo 15 anni di servizio. |
Posizione 21 | 21 – 28 anni | Terzo scatto stipendiale dopo 21 anni di servizio. |
Posizione 28 | 28 – 35 anni | Quarto scatto stipendiale dopo 28 anni di servizio. |
Posizione 35 | Oltre 35 anni | Quinto e ultimo scatto stipendiale, applicato dopo 35 anni di servizio. |
Questa tabella mostra come la progressione economica del personale scolastico sia legata agli anni di servizio prestati. Ogni posizione rappresenta un aumento di stipendio che riflette l’anzianità e l’esperienza maturata dal docente o dal personale ATA. I passaggi da una posizione all’altra sono stabiliti contrattualmente e avvengono automaticamente una volta raggiunti gli anni di servizio richiesti.
Cosa viene riconosciuto ai fini della carriera?
Il riconoscimento riguarda tutto il servizio prestato nelle scuole statali. Chi ha lavorato nelle scuole parificate non vedrà riconosciuto questo servizio ai fini della carriera, ma solo ai fini pensionistici. I tribunali, però, sono di parere diverso. La ricostruzione carriera avviene dopo il periodo di prova, che varia in base a ruolo e profilo.
Procedura per la richiesta di riconoscimento del servizio
Dal 1° settembre al 31 dicembre, è possibile richiedere telematicamente il riconoscimento dei servizi prestati alla scuola di titolarità. Lo scorso anno scolastico sono state realizzate nuove funzioni su Istanze Online (Polis) per la presentazione, da parte del personale, della domanda di ricostruzione carriera e la presentazione dell’elenco dei servizi utili. Entro febbraio, la scuola emana una proposta di inquadramento basata sulla certificazione fornita dall’interessato. Questa proposta viene poi inviata alla Ragioneria dello Stato, che la vidima e la comunica all’interessato, alla scuola, e al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per il reinquadramento.
È importante sapere che, se non si chiede il riconoscimento degli anni di preruolo entro cinque anni dalla nomina in ruolo, si perdono gli arretrati di quei cinque anni, anche se la ricostruzione della carriera verrà comunque effettuata. Il diritto alla ricostruzione cade in prescrizione dopo 10 anni, a partire dal giorno in cui può essere richiesta, ovvero dopo la conferma in ruolo, ai sensi dell’art. 2946 del Codice civile. I termini di prescrizioni scendono a 5 anni nel caso in cui si debbano percepire arretrati dovuti nel caso di una domanda tardiva.
Dichiarazione dei servizi: come e quando presentarla?
La dichiarazione dei servizi deve essere presentata entro 30 giorni dall’assunzione a tempo indeterminato, e oggi è obbligatoria per tutti, telematicamente. È essenziale presentarla correttamente, poiché omettere questa dichiarazione può creare problemi, ad esempio, con il riscatto della laurea ai fini pensionistici.