La recente sentenza del Tribunale di Biella ha segnato un importante passo avanti per i docenti immessi in ruolo e la loro ricostruzione carriera. Confermando la decisione della Corte di Cassazione, il giudice ha stabilito che tutti gli anni di precariato, incluso il 2013, devono essere conteggiati nella ricostruzione di carriera. Ciò corregge l’esclusione di quell’anno, dovuta a un accordo sfavorevole stipulato in passato.

Il valore degli anni di precariato nella ricostruzione di carriera

Il caso in esame riguarda una docente che, assistita dai legali del sindacato Anief, ha contestato il calcolo parziale degli anni di servizio prestati come precaria. Questo le aveva comportato un’inferiore collocazione stipendiale rispetto a quella effettiva, nonostante gli anni di servizio svolti.

L’anno 2013

Il giudice di Biella ha confermato che la normativa europea protegge il diritto dei lavoratori precari, garantendo che non vi siano discriminazioni rispetto ai docenti di ruolo. Tutti gli anni di servizio, compreso il 2013, devono essere valutati ai fini giuridici per il calcolo dell’anzianità, garantendo così risarcimenti e un adeguamento della fascia stipendiale.

“La ricostruzione fatta dall’amministrazione scolastica, una volta entrati in ruolo, non deve tagliare un giorno il servizio svolo come precario e il 2013 vale ai fini giuridici e della stessa ricostruzione di carriera.