Negli ultimi giorni si è riaperta la questione sul blocco dell’anno scolastico 2013 ai fini della ricostruzione carriera del personale scolastico. Il mancato riconoscimento delle progressioni economiche imposto dalle norme di contenimento della spesa pubblica comincia a mostrare i suoi punti deboli, dopo anni di polemiche. A far ben sperare è la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Firenze, che potrebbe rimettere tutto in discussione.
Blocco anno 2013 nella ricostruzione carriera: il tribunale dà ragione alla docente
La sentenza del 30 gennaio scorso, le cui motivazioni son state rese note da poco, ha ribaltato la decisione del Tribunale di Lucca che nel 2022 aveva respinto la richiesta di una docente di vedersi riconosciuto l’anno 2013 ai fini della ricostruzione di carriera e delle successive progressioni stipendiali. Questi recenti sviluppi cambiano lo scenario finora visto. Il Tribunale toscano concorda con la docente sul diritto al riconoscimento dell’anno 2013 dal punto di vista giuridico, ovvero come anno di servizio da includere nell’anzianità di servizio.
Un blocco ‘temporaneo’ secondo il giudice
Secondo il giudice, spiega Anief, “il ragionamento deve partire dalla nutrita giurisprudenza costituzionale sul blocco normativo delle progressioni economiche (art. 9 DL 78/10 conv. in L. 122/10, e successive modifiche ed integrazioni) che ne riteneva la legittimità in quanto incidente in modo solo temporaneo sul trattamento economico dei dipendenti ai quali imponeva un sacrificio limitato nel tempo. Insomma, il carattere eccezionale della norma era collegato alla limitazione temporale del conseguente sacrificio economico per i dipendenti pubblici, a fronte di esigenze altrettanto temporanee di contenimento della spesa pubblica.
Da questa interpretazione deriva, continua il sindacato, il via libera alla “valutazione giuridica di quel medesimo servizio nella complessiva carriera del docente, anche al fine di progredire nelle fasce di anzianità superiori e quindi, negli anni successivi al blocco, ricevere gli effetti positivi sul proprio trattamento economico”. Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “Un precedente di importante rilevanza. Decine di migliaia di ricostruzioni di carriera già definite potrebbero a questo punto essere tutte riesaminate. Anief rilancia la propria iniziativa giudiziaria per recuperare l’anno 2013 ai fini della ricostruzione di carriera”.