Della possibilità di dare ai dirigenti scolastici la facoltà di assumere direttamente i docenti se ne parla ormai da tempo, incontrando spesso lo sfavore degli stessi insegnanti. In merito sono sempre più le voci che si alzano a favore di questa possibilità. Da ultimo ha fatto eco anche Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Dirigenti e alte Professionalità della scuola (ANP), in occasione del XIII Congresso nazionale dell’associazione stessa, inaugurata il 5 aprile a Roma.
I principali ambiti scolastici che richiederebbero una riforma secondo Giannelli (ANP)
Antonello Giannelli ha voluto porre il focus su alcune tematiche importanti della scuola, puntando a sfide che potrebbero rivelarsi cruciali. Tra queste spicca l’idea di affidare alle scuole il compito di reclutare i docenti. Questa proposta vorrebbe spingersi a superare l’inefficienza del sistema centralizzato, come dimostrato dall’elevato numero di candidati idonei nelle recenti procedure concorsuali.
Sono poi anche altri i temi che il presidente ANP ha voluto affrontare. A partire dalla formazione, che Giannelli vorrebbe sia resa sistematica e non più volontaria, agganciata alle pratiche d’aula, in modo da preparare i docenti alle sfide del presente e del futuro, avvicinandosi sempre più anche all’intelligenza artificiale. E ancora l’introduzione del ‘middle management’, attraverso la delega di specifiche funzioni ai dirigenti scolastici, permettendo loro di concentrarsi sulla garanzia della qualità dell’offerta formativa.
Infine Antonello Giannelli ha parlato della necessità di una revisione del rapporto tra organi collegiali e dirigenti, con un riconoscimento del ruolo del dirigente come manager della scuola, con piena responsabilità sulla didattica e l’innovazione, e il rinnovamento della didattica, con l’esigenza di un cambio di passo nella didattica, dettato dalle nuove tecnologie e dalla sempre più preponderante digitalizzazione.