Riforma voto in condotta e giudizi sintetici alla scuola primaria, la legge n. 150 del 1° ottobre 2024, riguardante la riforma del voto in condotta e dei giudizi sintetici alla scuola primaria, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 16 ottobre e entrerà in vigore il giorno 31.
La legge sulla riforma del voto in condotta e sui giudizi alla scuola primaria è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale
Con la nuova normativa, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti nella scuola primaria sarà espressa tramite giudizi sintetici (ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente). Questi giudizi, per garantire chiarezza e trasparenza, dovranno essere integrati da una descrizione dettagliata del livello di apprendimento raggiunto dall’alunno in ciascuna disciplina. Il provvedimento include anche la valutazione dell’Educazione civica, introdotta come materia di studio dal 2020/21 e il ritorno del voto di condotta. La valutazione seguirà lo schema dei giudizi descrittivi, offrendo un quadro completo del percorso formativo dello studente.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito provvederà ad emanare un’apposita Ordinanza per definire le modalità e le tempistiche di attuazione della riforma, garantendo un’applicazione uniforme delle nuove disposizioni su tutto il territorio nazionale.
Tuttavia, per implementare le nuove norme sul voto di condotta servirà una modifica del DPR n. 122/2009. Questo processo, come riporta Orizzonte Scuola, potrebbe rallentare l’attuazione delle norme. Le modifiche includeranno la non ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato per voti di condotta inferiori a sei decimi, coinvolgendo gli studenti in attività di cittadinanza attiva e aumentando l’incidenza del voto di condotta nella valutazione complessiva.
In merito ai giudizi sintetici alla scuola primaria, è prevista un’ordinanza ministeriale che dovrebbe essere emanata entro i primi di gennaio 2025. Tutto ciò permetterebbe alle scuole di adeguarsi per la valutazione intermedia di febbraio. Se l’ordinanza non dovesse essere pubblicata entro queste tempistiche, l’applicazione dei giudizi sintetici potrebbe essere posticipata all’anno scolastico successivo.