La trattativa per definire gli ultimi aspetti relativi al contratto di lavoro 2019/2021, sul quale era stato raggiunto un accordo generale il 14 luglio scorso, potrebbe essere arrivata alle battute finali. Anief spiega che il parere degli organi di garanzia sul testo dovrebbe arrivare per la metà di novembre e di lì a poco le parti si dovrebbero all’Aran rivedere per la firma definitiva. Nel settore dell’Istruzione, c’è ancora da decidere nei dettagli diversi punti. Vediamo quali.

Risultati ottenuti finora con il CCNL 2019/21

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, spiega che “l’obiettivo è normare nel dettaglio e il prima possibile quanto definito dalle due parti lo scorso luglio. Per diversi punti che riguardano questo contratto è sembrato inevitabile il ricorso alla sequenza contrattuale. Adesso, nelle prossime due-tre settimane, cercheremo di definire al meglio l’operatività di quegli accordi generali”. Poi elenca i risultati ottenuti finora con l’accordo del 14 luglio 2023 sul contratto collettivo nazionale sottoscritto all’Aran:

  • i tre giorni di permesso (non due) retribuito anche al personale precario;
  • i 60 euro (non 6) mensili come indennità da assegnare ai Direttori dei servizi generali e amministrativi;
  • i 4 mesi (non 3) di congedo per le donne vittime di violenza;
  • l’autorizzazione per i Dsga per accedere ai fondi del MOF (fino ad oggi non era previsto);
  • l’autorizzazione a bandire corsi professionali per gli Ata facenti funzione su ruolo superiore;
  • la conservazione delle posizioni economiche e lo sblocco della metà, fermate nell’ultimo decennio a partire da quelli già valutati;
  • l’autorizzazione per gli organi collegiali a svolgere riunioni online, che altrimenti si sarebbero svolte in presenza;
  • l’accantonamento dell’ordinamento professionale del personale degli Enti di ricerca e dei Policlinici universitari;
  • l’introduzione per i lavoratori Afam dell’area dei funzionari, in attesa della stabilizzazione del personale precario, nessuna novità sulle sanzioni disciplinari, con rinvio alla sequenza contrattuale.

Quali sono i temi da definire con la sequenza contrattuale

Di seguito sono elencati i temi che saranno trattati durante il confronto sulle sequenze contrattuali relative all’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Istruzione e ricerca Periodo 2019-2021:

  • a) la responsabilità disciplinare per il personale docente ed educativo secondo quanto previsto all’art. 48;
  • b) la disciplina del rapporto di lavoro del personale delle scuole italiane all’estero;
  • c) l’adeguamento della disciplina relativa al personale delle A.O.U.; nelle more della definizione di tale disciplina, al personale di cui agli articoli 64, comma 1, e 66 comma 1 del CCNL 16/10/2008 continuano ad applicarsi le disposizioni contrattuali vigenti. Tenuto conto dell’evoluzione del sistema di classificazione del personale del SSN di cui al comparto Sanità, ai fini dell’equiparazione economica si tiene conto della confluenza dei profili professionali previsti nella tabella di cui all’art. 64, comma 1, del CCNL16/10/2008;
  • d) disciplina del trattamento economico dei Collaboratori ed Esperti Linguistici;
  • e) la disciplina del rapporto di lavoro del tecnologo a tempo indeterminato di cui all’art. 24-ter della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
  • f) l’ordinamento professionale del personale degli enti di ricerca, ivi inclusi ricercatori e tecnologi;
  • g) l’attuazione delle previsioni di cui all’art. 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 come sostituito dall’art. 14, comma 6-septies del D.L. 30/04/2022 n. 36, convertito in legge dall’art. 1, comma 1, L. 29 giugno 2022, n. 79;