Docenti precari, il Giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli, con la sentenza N. 527/24, ha provveduto a riconoscere a una docente ricorrente un risarcimento danni per illegittima reiterazione di contratti a tempo determinato pari a dodici mensilità oltre al diritto della Carta del Docente, ovvero il bonus da 500 euro. Tale bonus è stato riconosciuto per ogni anno di precariato svolto, a partire dall’anno scolastico 2017/18.
Il Tribunale di Napoli, con la sentenza N. 527/24, riconosce a una docente precaria un risarcimento danni per abuso di contratti a termine
I termini della vicenda sono stati riassunti dallo Studio Legale BFI dell’avvocato Antimo Buonamano: la docente in questione aveva accumulato supplenze annuali in ragione di un lungo precariato. Il Tribunale di Napoli, riconoscendo la violazione delle clausole relative all’Accordo quadro europeo (basate sul principio della non discriminazione), ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a risarcire la docente con un importo pari a dodici mensilità (oltre 22mila euro più interessi legali e ulteriori spese).
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, inoltre, è stato condannato al riconoscimento del bonus 500 euro, ovvero la Carta del docente per le annualità comprese tra l’anno scolastico 2017/18 e il 2022/23. Nel contempo, il Giudice del Lavoro del Tribunale campano ha accertato, inoltre, il diritto della docente al riconoscimento della progressione stipendiale prevista per i lavoratori che sottoscrivono contratti a tempo indeterminato, secondo i diversi CCNL di riferimento, in base al servizio non di ruolo svolto in ciascun anno, con applicazione della clausola di salvaguardia di cui al CCNL del 4 agosto del 2011.