Il riscatto degli anni universitari pari al corso di laurea, ricordiamo, è un metodo per conteggiare il periodo di studio come anni lavorativi utili ai fini pensionistici. Tale operazione ha un costo molto elevato, che nel corso del 2024 è cresciuto ancora di più a causa dei livelli inflazionistici più alti. Per questo, il sindacato Anief ha lanciato una petizione on line e presentato un emendamento alla Commissione di Bilancio per ottenere il riscatto gratuito della laurea per tutto il personale scolastico. La petizione sta registrando tantissimi consensi: di seguito il punto della questione.
A che punto è la petizione
Come abbiamo visto in precedenti articoli, l’Anief sta mettendo in atto varie iniziative per promuovere il riscatto gratuito della laurea per tutto il personale scolastico. Oltre ad aver presentato un emendamento alla legge di Bilancio, la petizione lanciata dal sindacato ha già raccolto tantissime firme: “In dieci giorni – ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – la nostra petizione ha fatto riscontrare numeri record: oltre 55 mila adesioni, 42 mila condivisioni e 650 promotori.
È una richiesta che il nostro sindacato sta ribadendo in tutte le sedi: il personale della scuola con la Legge Fornero si colloca a livello anagrafico tra i più vecchi al mondo, con inevitabili strascichi negativi sulla didattica poiché il gap generazionale si è allungato in modo esponenziale. Se consideriamo che si tratta di lavoratori particolarmente sottoposti a burnout, è chiaro che il problema sta diventando enorme”. Per firmare la petizione online e condividerla nei social media cliccare qui.
Pensionamento subito dopo i 60 anni e riscatto della laurea gratuito
“Per questi motivi – ha spiegato Pacifico – siamo sempre più convinti che sia giunto il momento di introdurre una norma che preveda il pensionamento subito dopo i 60 anni, il massimo contributivo e il riscatto gratuito della laurea. La richiesta del riscatto a zero spese degli studi svolti negli atenei fu fatta già nel 2022 dall’allora presidente dell’INPS Pasquale Tridico: lo definì ‘un intervento importante’ che già adottano altri Paesi moderni come la Germania. Il provvedimento costerebbe 1,5 miliardi, ma sarebbe un investimento anche per i giovani e un riconoscimento agli anni di studio dedicati dal personale scolastico per accedere alla professione, così come avviene già per gli ufficiali dell’esercito italiano”, ha concluso Pacifico.