Il Ministero ha diffuso alcuni giorni fa una nota riguardante lo scioglimento della riserva per il personale che si è inserito nelle graduatorie ATA 24 mesi che non aveva potuto dichiarare il servizio fino al 30 giugno. Nella comunicazione il MIM invitava semplicemente gli uffici scolastici a dare il via allo scioglimento della riserva stessa senza fornire indicazioni precise circa le modalità attraverso cui procedere. Ogni ufficio scolastico è dunque libero di adottare discrezionalmente la modalità che ritiene più opportuna. Sta destando malcontento una procedura ‘bizzarra’ e ridotta (in termini di tempistica) adottata dall’Usp Bologna. Di seguito i dettagli.
Scioglimento riserva ATA 24 mesi: un giorno di tempo a Bologna
Con apposita comunicazione diffusa il 17 giugno dall’Usr Emilia Romagna erano stati aperti i termini per procedere con lo scioglimento della riserva del personale ATA 24 mesi. Nella nota veniva dato un arco temporale compreso tra il 17 giugno e il 1° luglio, come indicativamente stanno operando anche altri uffici scolastici. L’Usp Bologna sta invece procedendo con una modalità a sè che non sembra avere eguali finora. Infatti con nota n. 9565 del 20 giugno 2024 l’ufficio scolastico in questione ha specificato:
“Si ricorda che, come precisato nel suddetto avviso e nei bandi di riferimento, i candidati dovranno dichiarare, mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 445/2000, di aver effettivamente prestato il servizio indicato ‘con riserva’ nella domanda di partecipazione alla procedura. Pare ovvio, che nessuno possa attestare una ‘qualità’ o ‘fatto’ se acquisiti dopo la dichiarazione medesima. Pertanto, non è possibile dichiarare servizi prima di averli effettivamente prestati. Dunque, il servizio fino al 30 giugno può essere dichiarato solo il giorno immediatamente successivo all’ultimo giorno di servizio, ovvero il 1° luglio.“
E ancora: “Alla luce di quanto sopra eventuali dichiarazioni sostitutive di certificazioni di servizi fino al 30 giugno, presentate in date antecedenti al 30 giugno medesimo, non daranno diritto al riconoscimento del servizio fino al 30 giugno, bensì dei soli giorni di servizio fino alla data dell’autodichiarazione medesima. A titolo meramente esemplificativo se un candidato sottoscrive ed invia l’autodichiarazione di un servizio fino al 30 giugno in data 21 giugno, saranno riconosciuti i soli giorni di servizio fino al 21 giugno.”
Questo ‘modus operandi’ sta destando perplessità al personale ATA interessato che avrà solo 24 ore di tempo per inviare l’autocertificazione per sciogliere la riserva.