Migliaia di docenti neoassunti non hanno ancora ricevuto lo stipendio di settembre e ci si preoccupa che non percepiranno nemmeno quello di ottobre. Un gruppo di circa 1.700 insegnanti, coordinato dalla docente Eloisa Aquilina, ha definito la situazione “una vergogna assoluta” e chiede interventi urgenti. Alcuni insegnanti sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni fuori sede a causa dell’impossibilitร  di pagare l’affitto.

Migliaia di insegnanti senza stipendio: rimpallo di responsabilitร  tra enti

Nonostante gli adempimenti burocratici siano stati regolarmente svolti, numerosi insegnanti segnalano che, a distanza di quasi due mesi dallโ€™assunzione, non hanno ancora ricevuto il loro primo stipendio. E poi ci sono i docenti che attendono ancora gli arretrati di maggio e giugno.

I ritardi nei pagamenti sembrano essere causati da un continuo rimpallo di responsabilitร  tra Ministero dell’Istruzione, scuole e ragionerie territoriali. Le scuole, in molti casi, hanno trasmesso la documentazione in ritardo, mentre le ragionerie, giร  sovraccariche di lavoro, non riescono a evadere le pratiche in tempi rapidi. La crisi interessa diverse province italiane, tra cui Torino, Roma, Milano, Catania e Verona.

A fine ottobre diffide e proteste se non arrivano gli stipendi

Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, ha espresso forte preoccupazione per questi ritardi, definendoli inaccettabili. Giร  lo scorso anno, molti precari hanno dovuto attendere mesi prima di ricevere il primo stipendio. Anief ha dichiarato che, se entro fine ottobre non arriveranno stipendi e arretrati, sarร  pronta a inviare diffide all’amministrazione e al MEF, con possibili azioni di protesta ancora piรน incisive.

Anche la Gilda degli Insegnanti esprime preoccupazione per i gravi ritardi riscontrati nel pagamento degli stipendi dei docenti precari e neo immessi in ruolo. Per questo chiede al Ministero di intervenire tempestivamente per sbloccare i pagamenti arretrati e garantire il rispetto dei tempi di accredito, affinchรฉ tali situazioni non si ripetano in futuro.