Ritorno a scuola, l’anno scolastico 2024/2025 si apre con diverse novità, frutto delle riforme promosse dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. I cambiamenti affrontando questioni come la disciplina, l’orientamento, l’uso della tecnologia in aula e la formazione dei docenti. Vediamo in dettaglio tutte le modifiche che entreranno in vigore con il nuovo anno scolastico, fornendo una guida esaustiva per genitori, studenti e professionisti del settore.
Le novità per l’anno scolastico 2024/25: cosa cambia?
L’anno scolastico 2024/2025 prenderà il via ufficialmente il 9 settembre, ma le date di inizio variano a seconda delle regioni. Gli studenti del Trentino-Alto Adige saranno i primi a tornare sui banchi, seguiti da quelli di altre regioni, come Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Liguria, e Puglia, dove le lezioni inizieranno il 16 settembre. E il ritorno a scuola è caratterizzato da alcune novità. Vediamo quali.
Dagli smartphone al voto
Le novità che influenzeranno l’anno scolastico 2024/25 per gli studenti va dall’uso dei dispositivi elettronici ai voti, in condotta e non.
Il divieto degli smartphone: un ritorno alla concentrazione
Una delle novità più discusse è il divieto totale dell’uso degli smartphone in classe, fino alla scuola secondaria di primo grado. Questo divieto, già anticipato da una circolare nei mesi precedenti, mira a ridurre le distrazioni e a favorire un ambiente di apprendimento più concentrato. Gli smartphone non potranno essere utilizzati nemmeno a scopo didattico, a meno che non siano previste eccezioni per studenti con disabilità o disturbi dell’apprendimento. Le violazioni saranno punite con sanzioni disciplinari, rafforzando così l’importanza della disciplina e del rispetto delle regole in classe.
La riforma del voto in condotta: più rigore e responsabilità
Il voto in condotta subirà importanti modifiche a partire da quest’anno. Nelle scuole superiori, un voto pari a 6 in condotta sarà associato a un debito in educazione civica, che dovrà essere recuperato attraverso un esame specifico al termine dell’anno scolastico. Un voto di 5 comporterà invece la bocciatura. Questa misura intende promuovere un comportamento più responsabile e consapevole tra gli studenti, sottolineando l’importanza della cittadinanza attiva e della solidarietà. Per gli studenti delle scuole medie, il voto in condotta sarà nuovamente espresso in decimi e contribuirà alla media complessiva dell’anno scolastico. Anche in questo caso, un voto inferiore a 6 potrà portare alla bocciatura, enfatizzando così il ruolo cruciale del comportamento nel percorso educativo.
Giudizi sintetici alla primaria: un ritorno alla scuola del passato
Nelle scuole primarie, tornano i giudizi sintetici, che andranno ad affiancare quelli analitici. Questa pratica, abbandonata nel 2020, mira a fornire una valutazione più completa e immediata delle prestazioni degli studenti, facilitando la comprensione dei loro progressi da parte dei genitori. I giudizi sintetici saranno espressi con termini come “ottimo”, “buono”, “sufficiente” e “insufficiente”, offrendo una chiara indicazione del livello di apprendimento raggiunto.
Bullismo, sospensioni e sanzioni
- Lotta al bullismo: La riforma del voto in condotta è strettamente legata alla lotta contro il bullismo, un fenomeno purtroppo ancora presente nelle scuole italiane. Gli studenti che si renderanno protagonisti di atti di bullismo rischieranno la bocciatura, soprattutto se il loro comportamento sarà valutato con un voto in condotta pari a 5.
- Sospensioni: Le nuove regole sulle sospensioni prevedono un approccio più educativo e meno punitivo. Per sospensioni fino a 2 giorni, gli studenti dovranno partecipare a attività di riflessione e approfondimento sui motivi della sospensione, con l’obbligo di redigere un elaborato finale. Le sospensioni più lunghe, invece, richiederanno la partecipazione ad attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con la scuola. In questo modo, la sospensione diventa un’opportunità di crescita personale e sociale, anziché una semplice punizione.
- Aggressioni al personale scolastico: In risposta ai recenti episodi di aggressione nei confronti del personale scolastico, sono state introdotte nuove e severe sanzioni. Chiunque aggredirà un membro del personale sarà soggetto a una multa compresa tra 500 e 10.000 euro, oltre al risarcimento dei danni. Queste misure mirano a tutelare il personale scolastico e a promuovere un clima di rispetto reciproco all’interno delle scuole. Inoltre, è stato istituito l’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza del Personale Scolastico, con il compito di monitorare la situazione e proporre interventi formativi e di sensibilizzazione.
Ritorno a scuola, le novità per lo studio
Altre novità importanti di quest’anno scolastico riguardano l’estensione delle figure del docente tutor e del docente orientatore, la nuova Educazione civica, la digitalizzazione e la riforma 4+2.
Introduzione dei docenti tutor e orientatori nelle scuole medie
Un’altra importante novità è l’estensione delle figure del docente tutor e del docente orientatore anche alle scuole medie. Queste figure, introdotte inizialmente nelle scuole superiori nell’ambito delle riforme del PNRR, avranno il compito di guidare e supportare gli studenti nella scelta del loro percorso formativo e professionale. L’obiettivo è quello di fornire un orientamento precoce e personalizzato, aiutando gli studenti a sviluppare le competenze necessarie per affrontare con successo il loro futuro.
Una nuova educazione civica: verso una cittadinanza consapevole
L’educazione civica assume un ruolo centrale nel nuovo anno scolastico, con un focus su temi cruciali come la dipendenza da stupefacenti e da tecnologie digitali. Saranno introdotti elementi di educazione finanziaria e al risparmio, con l’obiettivo di preparare gli studenti a diventare cittadini responsabili e consapevoli.
La riforma del 4+2 negli istituti tecnici e professionali
Una delle riforme più significative riguarda l’istruzione tecnico-professionale, con l’introduzione del modello 4+2. Questo percorso prevede 4 anni di studi seguiti da 2 anni negli ITS Academy, con un forte legame con il mondo del lavoro. I campus, reti di istituti tecnici e professionali, ITS Academy e centri di formazione professionale, permetteranno una maggiore integrazione tra scuola e impresa, potenziando lo studio delle materie STEM, delle lingue e della didattica laboratoriale. Questo modello mira a ridurre il gap tra le competenze acquisite a scuola e quelle richieste dal mercato del lavoro.
ComUnica: una scuola sempre più digitalizzata
Il processo di digitalizzazione delle scuole continua con l’introduzione di ComUnica, un portale digitale che consente alle famiglie di gestire in modo semplice e sicuro le iscrizioni e la condivisione dei dati durante tutto il percorso scolastico. Questo strumento rappresenta un passo avanti verso una scuola più moderna e connessa, facilitando la comunicazione tra famiglie e istituti e migliorando l’efficienza amministrativa.