Lo scorso 27 novembre in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2025: di quanto saranno rivalutati gli importi?
Rivalutazione pensioni: qual è la percentuale stimata per il 202
Il decreto interministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha confermato per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2023 il valore del 5,4%. Una brutta notizia per i pensionati che quindi non riceveranno alcun conguaglio dovuto alla differenza tra tasso stimato e tasso definitivo. Per quanto riguarda invece la rivalutazione del 2025, l’ISTAT ha fissato allo 0,8% il tasso di previsione. Pertanto da gennaio le pensioni aumenteranno a partire dallo 0,8%, con un meccanismo diverso da quello utilizzato quest’anno.
La tabella con gli aumenti
Come è già stato stabilito all’interno della bozza della nuova Legge di Bilancio, il prossimo anno le pensioni saranno rivalutate secondo il seguente meccanismo:
- fino a 4 volte il trattamento minimo: rivalutazione piena al 100% pari allo 0,8%;
- tra 4 e 5 volte il minimo: rivalutazione pari al 90% cioè dello 0,72%;
- sopra 5 volte il minimo: rivalutazione del 75% pari allo 0,6%.
A proposito delle pensioni minime, il Governo ha stabilito per il 2025 un incremento extra del 2,2%. Ciò significa che gli importi saliranno un po’ di più rispetto allo 0,8%. Si passerà infatti da 603,39 euro a 616,67 euro. Circa 2 euro in più rispetto al 2024.