Le domande sulla Retribuzione Professionale Docenti (RPD) sono diverse. Dopo la pubblicazione del nostro approfondimento con l’Avvocato Stefano Di Giacomo (trovate il video in fondo all’articolo), un’utente ha posto la seguente domanda: “Buonasera, ho appena terminato la visione del filmato. Ho un dubbio su quanto viene affermato al termine. L’avvocato afferma che questa retribuzione non è percepita dal personale supplente breve, io lo sono e mi viene riconosciuta. Potrebbe esserci un errore sui miei cedolini?
RPD ai supplenti brevi: è un errore?
L’Avvocato Di Giacomo risponde: “La Retribuzione Professionale Docenti (RPD) è una retribuzione individuale accessoria che viene corrisposta a tutti i docenti di ruolo e persino ai docenti non di ruolo con contratto annuale (30 giugno e 31 agosto). Ai docenti precari impiegati per le cosiddette supplenze brevi e saltuarie, l’R.P.D. non viene corrisposta. Tuttavia può accadere che se un docente ha avuto supplenze brevi prorogate, e non una tantum, possa trovare corrisposto il compenso accessorio. Questa potrebbe essere la ragione per cui ha trovato l’emolumento nel cedolino NoiPA.
L’eventuale ricorso si basa sulla pronuncia della Corte di Cassazione che già dal 2018 ha dichiarato illegittima e discriminatoria l’esclusione dei docenti impiegati per “supplenze brevi” dal compenso per l’RPD, in virtù del principio di parità di trattamento sancito dall’accordo quadro europeo sul contratto a tempo determinato, che vieta ogni discriminazione tra personale “fisso” e personale precario. Motivo per cui, tutti dovrebbero averla nel cedolino.