Come era stato anticipato si è tenuto oggi un incontro tra sindacati e Ministero per parlare delle immissioni in ruolo del personale ATA. Previste assunzioni di sole 10.336 unità su 30.581 posti liberi in organico di diritto. In pratica circa 20 mila andranno tutti a supplenza. Le organizzazioni sindacali hanno manifestato tutto il loro dissenso a fronte di una situazione che ormai si protrae da anni. Anief, in particolare, ha parlato di discriminazione nei confronti dei lavoratori ATA rispetto ad altre categorie professionali.

Assunzioni ATA: si stabilizzerà solo quasi il 34% dei posti vacanti

Non ha avuto un esito proficuo l’informativa odierna, da cui è emerso ancora una volta come le assunzioni per il ruolo si effettueranno solo sul turn over e non sui posti vacanti e disponibili per l’intero anno scolastico come avviene per il personale docente. Avranno decorrenza giuridica dal 1° settembre 2024 e decorrenza economica dalla data di effettiva presa di servizio. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha commentato: “Emerge l’ormai l’abituale discriminazione che avviene nei confronti del personale ATA rispetto ad altre categorie professionali, poiché le assunzioni in ruolo rimangono limitate a sostituire i lavoratori che lasciano per andare in pensione”.

Il sindacato Anief ha fatto presente che per l’a.s 2024/25 si stabilizzerà solo il 33,80% dei posti vacanti e disponibili, un contingente esiguo e non funzionale alle esigenze delle Istituzioni Scolastiche e inferiore al contingente dello scorso anno che era del 36,48%. Alla luce di ciò Anief ha chiesto al Ministero dell’Istruzione quante unità sono state chieste al MEF e le motivazioni fornite dal MEF in caso di diniego, in quanto in genere i contingenti sono stabiliti di concerto tra il MIM e il MEF. La dottoressa Calvosa, in rappresentanza dell’amministrazione, ha affermato che in estrema sintesi il MEF ha autorizzato i posti che si sono resi liberi in quiescenza dell’anno scolastico precedente e che non era stato possibile chiedere di più, perché l’INPS non aveva certificato le persone in pensione e il contingente di quest’anno scolastico. Quindi il MEF ha autorizzato tutti i posti richiesti dal MIM.

Il giovane sindacato ha evidenziato come questo ‘modus operandi’ non faccia altro che alimentare il precariato, soprattutto all’interno di un personale, come quello ATA, che è di fondamentale importanza per il comparto scolastico.

Anief ha dunque proposto non solo lo sblocco totale del turn over, considerato che i posti saranno completamente insufficienti anche per questo anno scolastico, ma soprattutto di provvedere alle immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili. Inoltre, ha chiesto di cancellare in organico di diritto dal personale ATA i docenti inidonei, i quali essendo persone professionalmente preparate per la formazione degli studenti, potrebbero essere utilizzati nell’organico di potenziamento nella parte didattica.

La delegazione Anief ha infine chiesto che vengano immessi in ruolo tutti i posti degli Assistenti Amministrativi che passano nel profilo dei Funzionari e di ricevere quanto prima da part del MIM il contingente preciso degli Assistenti Amministrativi che ottengono il passaggio di profilo non solo regionale ma anche a livello provinciale, considerato che vi sono le risorse economiche stanziate. È stato sottolineato che nel profilo professionale dell’assistente tecnico vi è una disponibilità dei posti vacanti e disponibili di circa 3.279, ma per le immissioni in ruolo è stato autorizzato un contingente di appena 601 unità.

Da ultimo è stato anche posto l’accento sulla mancata previsione dell’organico Ata aggiuntivo di potenziamento, considerato che le scuole sono in affanno anche per l’aggiunta del PNRR.