Dopo un anno all’insegna di continue incertezze non finiscono i colpi di scena per l’organico aggiuntivo ATA PNRR e Agenda Sud. Da parte del Governo si è assistito, a quanto pare, ad un’inversione di rotta. Per l’a.s 2024/25 non sarà più previsto. L’allarme è stato lanciato dal Comitato ‘Evoluzione ATA’, preoccupato del ritiro e della bocciatura dei relativi emendamenti al Decreto Scuola (D.L 71/2024), presentati rispettivamente dalla maggioranza e dall’opposizione.
Organico aggiuntivo ATA: chiesto uno sciopero generale
La mancata previsione dell’organico aggiuntivo ATA per il prossimo anno scolastico viene vista come una ‘beffa’ del mondo politico ai lavoratori della scuola. Il Comitato ‘Evoluzione ATA’ ha sottolineato come una tale scelta si ponga in contrasto con il Decreto Anticipi, convertito in Legge 15 dicembre 2023 n. 191, avente ad oggetto misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
“La politica non investe sulla Scuola“, così ha tuonato nelle scorse ore il citato comitato, che ha aggiunto: “La Scuola ha bisogno di investimenti e non di tagli. È ora di mettere la Scuola al centro dell’Agenda Italia. La Scuola deve essere terreno fertile per le nuove generazioni perché solo se queste vengono idoneamente formate ed istruite, come un paese civile necessita, potranno garantire benessere e sviluppo.“
Alla luce di tutto ciò è stato richiesto l’intervento delle varie organizzazioni sindacali per fare chiarezza e chiedere un ripensamento al Ministero, avvalendosi, se del caso, anche di uno sciopero generale capace di sensibilizzare sulla problematica.