Burnout e presenteismo, l’Università di Milano Bicocca, recentemente, ha pubblicato un’indagine allarmante relativa al benessere dei docenti italiani. I dati raccolti rivelano che quasi il 50% degli insegnanti è a rischio burnout. Questo stato di esaurimento è caratterizzato da esaurimento emotivo, depersonalizzazione e bassa realizzazione personale. L’indagine ha messo in evidenza che il 48% dei docenti presenta livelli critici in almeno uno di questi aspetti, mentre il 4,6% soffre di tutti e tre.
La salute degli insegnanti: burnout e presenteismo
Un altro problema diffuso è il presenteismo, ovvero la tendenza a lavorare anche quando si è in cattive condizioni di salute. Un insegnante su cinque ha dichiarato di aver lavorato più di cinque volte in queste condizioni. Questi dati rappresentano un campanello d’allarme per la salute mentale degli insegnanti. È necessario affrontare questi problemi con azioni concrete, come la promozione del benessere psicologico e il supporto adeguato per i docenti.
Cos’è il presenteismo?
Il presenteismo è un fenomeno in cui i lavoratori, inclusi i docenti, si presentano al lavoro nonostante non siano in condizioni di salute ottimali. Questo comportamento può essere motivato da vari fattori, tra cui la pressione lavorativa: gli insegnanti possono sentirsi ‘obbligati a lavorare’ per non lasciare gli studenti senza guida o per non accumulare ritardi nel programma scolastico. C’è poi la paura di possibili ripercussioni: alcuni docenti temono che l’assenza possa influire negativamente sulla loro valutazione professionale o sulle opportunità di carriera. Il presenteismo può essere causato anche dal cosiddetto ‘senso del dovere‘: molti insegnanti sentono una forte responsabilità verso i loro studenti e la loro educazione, spingendoli a lavorare anche quando non stanno bene. Causa non ultima ma ugualmente importante, la mancanza di sostituti: in alcune scuole, la carenza di personale sostitutivo può costringere i docenti a lavorare anche in condizioni di malattia.
Il presenteismo può avere conseguenze negative sia per la salute degli insegnanti che per la qualità dell’insegnamento. Lavorare in condizioni di salute precarie può portare a un peggioramento dello stato di salute, aumentare il rischio di errori e ridurre l’efficacia didattica. Inoltre, può contribuire al burnout, aggravando ulteriormente lo stress e l’esaurimento emotivo.
Come combattere il presenteismo?
Per combattere il presenteismo occorre soprattutto promuovere il benessere attraverso dei programmi che incoraggino i docenti a prendersi cura della propria salute fisica e mentale. Un secondo aspetto potrebbe essere quello di offrire dei corsi di formazione sulla gestione dello stress e tecniche di rilassamento: questi possono aiutare i docenti a gestire meglio le pressioni lavorative.
Inoltre, può essere utile fornire l’accesso a servizi di consulenza psicologica per aiutare i docenti a gestire lo stress e le difficoltà emotive legate al lavoro. Al tempo stesso, sarebbe opportuno promuovere una comunicazione aperta tra docenti e dirigenti scolastici per discutere delle difficoltà e trovare soluzioni condivise.