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Con la pubblicazione della Legge n. 150 del 1° ottobre 2024 in Gazzetta Ufficiale, il legislatore ha introdotto sanzioni pecuniarie per chi commette reati contro il personale scolastico, estendendo le misure anche a figure come il personale ATA, oltre ai dirigenti e agli insegnanti. Uno degli elementi centrali della Legge n. 150/2024 riguarda l’introduzione di sanzioni economiche molto severe nei confronti di chi si rende colpevole di aggressioni, insulti o altre forme di violenza verso di loro.

Nuove sanzioni fino a 10.000 Euro: criteri per la multa

L’articolo 3 della legge stabilisce che, oltre al risarcimento del danno subito dalla vittima, il giudice potrà imporre una multa compresa tra 500 e 10.000 euro. Questa somma sarà versata all’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa, come forma di riparazione pecuniaria. L’importo della sanzione sarà stabilito dal giudice, che dovrà tenere conto dei seguenti criteri, definiti dall’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 7 del 2016:

  • Gravità della violazione: La multa sarà proporzionale alla serietà del comportamento illecito.
  • Reiterazione dell’illecito: Se lo studente o l’aggressore è recidivo, la pena sarà più severa.
  • Arricchimento del soggetto responsabile: Qualora l’aggressore abbia tratto un vantaggio economico dall’illecito, questo inciderà sull’entità della multa.
  • Azioni di riparazione: Il giudice terrà conto anche degli sforzi dell’agente per eliminare o ridurre le conseguenze del proprio comportamento.
  • Personalità dell’agente: La condotta pregressa e le circostanze personali influenzeranno la decisione del giudice.
  • Condizioni economiche dell’agente: La capacità finanziaria di chi deve pagare sarà considerata per evitare sanzioni sproporzionate.

Ampliamento della tutela al Personale ATA

Una delle principali novità del provvedimento riguarda l’estensione delle tutele. Oltre a proteggere dirigenti scolastici, docenti e personale educativo, la legge copre anche il personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario). Questo significa che chiunque lavori all’interno di un’istituzione scolastica, indipendentemente dal ruolo ricoperto, potrà beneficiare di queste forme di protezione legale contro aggressioni e insulti.

Aumento delle pene per aggressioni e oltraggi

La Legge Sasso n. 4 del 25 marzo 2024, menzionata insieme alla Legge 150/2024, introduce un inasprimento delle pene per i reati di aggressione e oltraggio nei confronti del personale scolastico. In particolare:

  • La pena per aggressione passa dagli attuali 5 anni a 7 anni e mezzo.
  • La pena per oltraggio è aumentata da 3 anni a 4 anni e mezzo.

Un’altra innovazione significativa riguarda l’introduzione di un vincolo per la sospensione condizionale della pena. Affinché lo studente o l’aggressore possa beneficiare della sospensione, sarà necessario dimostrare l’avvenuto pagamento della multa. Questo meccanismo ha l’obiettivo di rendere effettivo il risarcimento alla scuola e di responsabilizzare chi commette atti illeciti, creando un deterrente concreto contro comportamenti aggressivi.

Riforma del voto in condotta e giudizi sintetici nella Scuola Primaria

Oltre alle misure punitive, il quadro normativo per la scuola italiana sta subendo una serie di riforme che riguardano anche il voto in condotta e i giudizi sintetici nella scuola primaria. Questi cambiamenti, entrano in vigore dal 31 ottobre 2024.