La scuola per l’anno scolastico 2024/25 potrebbe iniziare ad ottobre? Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei diritti umani (CNDDU) ha lanciato un appello urgente al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e alle amministrazioni regionali, chiedendo di affrontare il problema delle temperature elevate nelle scuole del centro-sud italia. Il cambiamento climatico sta portando a estati sempre più torride, con temperature che spesso superano i 35°c. Molte scuole, prive di sistemi di climatizzazione adeguati, si trovano impreparate ad affrontare queste condizioni estreme, che mettono a rischio la salute e il benessere di studenti e insegnanti.
Alte temperature: quali soluzioni?
Il CNDDU propone due possibili soluzioni:
- posticipare l’apertura delle scuole: si suggerisce di modificare i calendari regionali, spostando il primo giorno di scuola a fine settembre o inizio ottobre, quando le temperature sono più miti.
- installare climatizzatori: in alternativa, si chiede di dotare le aule scolastiche di sistemi di condizionamento adeguati.
Il caldo e i suoi rischi
L’organizzazione sottolinea che le alte temperature rendono difficile mantenere un abbigliamento consono all’ambiente scolastico e in più compromettono l’efficacia dell’apprendimento e dell’insegnamento. Il rischio di colpi di calore, dovuti alla combinazione di temperature elevate, alta umidità e scarsa ventilazione, è una preoccupazione concreta, soprattutto per i soggetti più vulnerabili.
Il CNDDU ricorda la presenza di studenti fragili nelle scuole, le cui condizioni di salute li rendono particolarmente sensibili alle condizioni ambientali sfavorevoli. Oltre il 90% degli insegnanti che rientrano nella propria sede di servizio usufruisce della legge 104/92 per gravi motivi di salute personali: è necessario creare un ambiente di lavoro salubre.