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Aula scolastica

A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, i sindacati di settore avrebbero già denunciato una carenza di risorse tra docenti e personale ATA ed un aumento della precarierà. Per le parti sociali, il Ministero dell’Istruzione e del Merito avrebbe autorizzato solo il 70% dei posti vacanti utili all’immissione in ruolo. Il Ministro Giuseppe Valditara ha smentito le accuse, sostenendo che si tratterebbe di “cifre gonfiate”.

Scuola al via, sindacati: ‘Cresce la precarietà tra docenti e ATA’

Sigle e associazioni del comparto scolastico lamentano una carenza di risorse e la crescente precarietà tra docenti e personale ATA, che interessa circa 250 mila lavoratori. Secondo Flc Cgil e Uil Scuola, il Ministero avrebbe autorizzato solo il 70% dei posti vacanti utili all’immissione in ruolo. Ai supplenti da assegnare bisogna poi aggiungere l’organico in deroga, lavoratori con il contratto assicurato fino al 30 giugno, necessari a coprire l’esigenza di ciascun istituto per l’intero anno scolastico. 

Le associazioni sindacali sarebbero dunque particolarmente preoccupate per il numero di posti vacanti, che dal loro punto di vista sarebbero in aumento rispetto allo scorso anno. La Cgil chiede di portare il tema del precariato nella scuola all’attenzione del Parlamento. Per il sindacato, il ministero dell’Istruzione “ha deciso di accantonare 20 mila posti scoperti nonostante ci siano circa 30 mila idonei al concorso 2020 a cui si andranno aggiungere quelli della selezione in corso e di un ulteriore concorso entro l’anno”.

La denuncia Anief

Sulla carenza del personale ATA nelle scuole italiane, il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico ai microfoni dell’agenzia Italia Stampa ha dichiarato: “Non assumendo adeguatamente si precarizza la categoria: su 30 mila posti sono state autorizzate soltanto 10 mila assunzioni. Tra l’altro parliamo di un personale necessario per le nostre scuole. Oltretutto non ci sono notizie di finanziamenti per richiamare il personale Pnrr.