Soprattutto le prime classi della scuola primaria necessiterebbero di libri di testo il più completi possibili, dovendo gli alunni essere introdotti alla prima alfabetizzazione e alla conoscenza dei numeri coi primi calcoli. Pagine arricchite quindi di immagini, con esempi e collegamenti renderebbero l’apprendimento più facile ed esaustivo. Ciò che però spesso viene lamentato da alcuni docenti della scuola primaria è come negli ultimi anni si assista a libri di testo sempre più ridotti all’essenziale. Come portare quindi la didattica in classe se mancano risorse?
Materiale integrativo per fronteggiare l’essenzialità dei libri di testo
Il metodo più efficace per sopperire alle mancanze dei libri è quello delle schede didattiche. Ormai, col web e i social, è facile trovare approfondimenti per ogni classe di ogni ordine e grado scolastico; in alternativa molti insegnanti si avvalgono di libri da cui fotocopiare le risorse d’interesse. Il tutto viene poi fatto incollare sui quaderni in modo che gli scolari possano sempre avere sott’occhio quanto è stato spiegato in classe.
Nell’era della tecnologia di particolare importanza è anche l’uso della Lim. Molti libri sono infatti dotati di un codice con cui inserire gli stessi sulla lavagna multimediale e avvalersi di ulteriori approfondimenti, cercando di tenere meglio viva l’attenzione della classe.
Tutto questo si rende necessario soprattutto nelle prime classi, quando i bambini devono prendere meglio confidenza con la scrittura. Più si va in là con le classi eventualmente le integrazioni vengono fatte scrivere sui quaderni senza per forza avvalersi di ulteriori schede didattiche.
Bambini promotori del loro apprendimento e non semplici esecutori
Particolare importanza, a detta di molti docenti, deve essere data proprio alla scrittura. Ma non solo nel modo comune con cui la si intende, con un dettato o con esercizi. Alcuni insegnanti valorizzano anche la cosiddetta ‘scrittura sociale’, cioè un modo attraverso cui l’apprendimento non passa solo attraverso i libri: il metodo consiste nel prendere spunto da quello che succede in classe e riprodurre.
Un qualunque evento che riguardi uno o più compagni di classe può, ad esempio, essere riportato attraverso la collaborazione di tutta la classe. Uno degli alunni può ‘ergersi’ ad insegnante dettando ai compagni quanto gli è accaduto. Anche in questo modo i bambini vengono meglio aiutati a scoprire la lingua e le sue regole, la scrittura con la sua giusta punteggiatura, anzichè fossilizzarsi solo su schede e libri essenziali. L’apprendimento in questo modo viene introiettato anche attraverso l’esperienza, cosicchè i bambini possano essere loro stessi promotori del loro apprendimento e non semplici esecutori.