L’indagine condotta dall’Osservatorio sul Benessere dei Docenti dell’Università di Milano-Bicocca ha rivelato dati allarmanti riguardo la salute mentale degli insegnanti italiani. Quasi la metà degli educatori è a rischio di burnout, una condizione che minaccia non solo il benessere degli insegnanti stessi ma anche la qualità dell’educazione offerta agli studenti. L’analisi evidenzia differenze sostanziali tra i docenti delle scuole primarie e secondarie. Quelli della primaria godono di migliori condizioni lavorative e maggiore supporto, risultando più soddisfatti del proprio ruolo. Al contrario, gli insegnanti delle scuole superiori, specialmente nei licei, mostrano un rischio maggiore di burnout.

Salute mentale, burnout e presenteismo: un binomio preoccupante

Il burnout, un tipo di stress lavorativo cronico che influenza la salute mentale, si manifesta attraverso tre sintomi principali: esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale. L’esaurimento emotivo descrive la sensazione di essere sopraffatti ed esausti dalle richieste emotive del lavoro. La depersonalizzazione porta a un atteggiamento cinico verso i colleghi e gli studenti, mentre la bassa realizzazione personale si riferisce alla percezione negativa delle proprie competenze e successi professionali. Secondo l’indagine, il 48% dei docenti mostra livelli critici in almeno uno di questi sintomi, con un 4,6% che li presenta tutti e tre, segnale di un allarme rosso per la professione insegnante.

Il presenteismo, ovvero la tendenza a lavorare nonostante le cattive condizioni di salute, emerge come un altro problema significativo. Un insegnante su cinque ammette di aver lavorato in condizioni sub-ottimali più di cinque volte, compromettendo non solo la propria salute, ma anche l’efficacia dell’insegnamento

Quali soluzioni per il futuro?

Per affrontare questi problemi, è fondamentale adottare un approccio multifacettato che includa:

  • Supporto psicologico e formazione continua: Implementare programmi di supporto psicologico e di formazione continua per aiutare gli insegnanti a gestire lo stress ed essere più felici, oltre a sviluppare nuove competenze.
  • Riduzione del presenteismo: Promuovere una cultura scolastica che riconosca l’importanza della salute degli insegnanti, incoraggiando una gestione più flessibile delle assenze per motivi di salute.
  • Miglioramento delle condizioni lavorative: Interventi mirati per migliorare l’ambiente di lavoro, inclusa la riduzione del carico di lavoro e la promozione di un clima scolastico più positivo.