Novità in arrivo per la scuola secondaria di primo e secondo grado con la riforma delle classi di concorso, prevista entro fine anno. Una riforma diventata improrogabile viste le misure adottate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’allegato B allo schema di Decreto, esaminato nei giorni scorsi dal CSPI (che ha emesso il relativo parere), si basa su quanto stabilito dall’articolo 4 del Decreto Legge 36/2022.

Novità scuola secondaria con la riforma delle classi di concorso

Secondo quanto riportano fonti sindacali, sono previsti accorpamenti tra alcune classi di concorso. Nello specifico, riguarderanno l’A-01 e l’A-17 (fusione di Arte e Disegno con Storia dell’arte), l’A-48 e l’A-49 (Scienze motorie e sportive), l’A-29 e l’A-30 (Musica nei diversi gradi di istruzione secondaria), l’A-24 e l’A-25 (Lingue e culture straniere con l’Inglese o seconda lingua comunitaria) e l’A-12 e l’A-22 (fusione delle Discipline letterarie con Italiano, Storia e Geografia). Ad ogni modo, verrà conservata la distinzione per gradi dei ruoli delle classi accorpate (A-1/A-17) A-12/A-22, A-29-A-30, A-48/A-49) nelle procedure riguardanti il reclutamento a tempo indeterminato e l’assegnazione delle supplenze. Inoltre, è stata aggiunta la laurea specialistica 54/S in pianificazione urbanistica ambientale per l’accesso alle classi A-01 (che, come detto, si accorperà con la A-17), A-37 e A-54.

Per l’A-12, inoltre, sono stati ripristinati gli esami di filologia, didattica e grammatica latina. Per la classe di concorso A-23, invece, l’obiettivo è quello di riconoscere il titolo rilasciato da qualsiasi università. Per la conversazione in lingua straniera è stata riconosciuta la validità di diplomi ottenuti sia in scuole straniere che in Italia, con il rispetto degli ordinamenti dei Paesi di riferimento. Ogni titolo rilasciato dagli atenei sarà considerato valido ai fini del reclutamento. 

Per l’A-61 viene abolita la valutazione dei titoli professionali mentre per l’A-28 vengono diminuiti i CFU necessari per l’accesso. Il nuovo schema di decreto, inoltre, include delle novità anche per quanto concerne la Laurea a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis): questa, infatti, consentirà l’accesso anche alla classe di concorso A-23 se accompagnata dalla specifica abilitazione per Italiano L-2 e da 3 anni di insegnamento nei percorsi di alfabetizzazione per adulti stranieri.

ITP

Il CSPI, nel parere espresso, segnala nell’allegato B la previsione di tre modalità diverse per acquisire i requisiti per l’insegnamento. Ciò rischia di creare confusione o difformità. Nello specifico: in alcuni indirizzi di studio dell’istruzione professionale si far riferimento ai codici ATECO, in altre classi di concorso invece è specificato come requisito un numero minimo di ore che devono essere svolte nel piano degli studi (ad esempio la B-19, B-20, B-21) e in altre ancora si individua come requisito, per chi ha il titolo di studio nell’indirizzo “Servizi commerciali”, la declinazione percorso specifico nell’ambito della comunicazione visiva e pubblicitaria, attestato nel proprio Curriculum dello studente (ad esempio B-22, B-27, B-28). 

Il CSPI considera necessario prevedere criteri nazionali omogenei. Appare utile, pertanto, richiamare il parere espresso l’8 febbraio 2017 sullo “Schema del DM di revisione ed aggiornamento della tipologia delle classi di concorso per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado, previste dal d.P.R. n. 19/2016”, laddove, al fine di procedere ad una più compiuta revisione della materia, si suggeriva di “partire dagli insegnamenti previsti dagli ordinamenti per definire i titoli necessari per accedere alle nuove classi di concorso”. 

Testo integrale dello schema di decreto sulla riforma delle classi di concorso (PDF)

A questo indirizzo, è possibile consultare il testo integrale dello schema di decreto sulla riforma delle classi di concorso con il parere espresso dal CSPI.