La scuola riapre. Oggi, lunedì 11 settembre 2023, si tornerà in classe in Piemonte e Valle d’Aosta: domani toccherà alla Lombardia mentre mercoledì sarà il turno di altre sette regioni, tra cui Sicilia, Campania e Veneto. L’avvio dell’anno scolastico 2023/24 ripropone gli stessi problemi, primo fra tutti quello dell’organico dei docenti: saranno ancora tanti i supplenti, 200mila secondo i sindacati, 130mila secondo il ministro Valditara.

Riapertura della scuola, ancora tanti supplenti: flop assunzioni docenti

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva autorizzato oltre 50mila assunzioni. Il ministro Valditara ha parlato di una copertura dell’80 per cento, con circa 41mila immissioni in ruolo, 2183 cattedre in più rispetto a quelle assegnate lo scorso anno. Secondo il ministro, ci sarebbero 15.920 posti vacanti in meno con un ricorso ai supplenti pari al 10,9 per cento (contro il 15 per cento dello scorso anno). Se però si considerano tutte le cattedre libere e disponibili, 81mila, ci si rende conto che le stabilizzazioni dei docenti, quest’anno, sono pari all’incirca al 50 per cento, come negli scorsi anni. 

Valditara punta sul concorso straordinario

Il ministro Valditara punta sul prossimo concorso straordinario, il cui bando dovrebbe uscire nei prossimi giorni ma occorre considerare che i vincitori potranno salire in cattedra solamente il prossimo anno: secondo il decreto autorizzativo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nelle scorse ore, i posti da bandire sono complessivamente 30.216, di cui 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno. Intanto, la scuola pubblica italiana continua a perdere studenti: oltre 90mila in meno rispetto allo scorso anno.