Cosa prevede la normativa circa la somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico? In base ad essa, non esiste per il personale docente o ATA alcun obbligo di somministrare a scuola farmaci agli alunni. Esiste disinformazione e in alcuni scuole viene fatto credere che il compito spetti obbligatoriamente al personale, ma non è così. La responsabilità dell’organizzazione e della gestione della somministrazione dei farmaci in orario scolastico, è del dirigente scolastico. Lui individua chi deve farlo, ma non può in alcun modo obbligare nessuno ad assumersi tale responsabilità.

Somministrazione dei farmaci a scuola: la normativa

La normativa di riferimento sono le Raccomandazioni del 2005 emanate congiuntamente dal Ministro dell’istruzione e della Salute. Come specificato dall’art. 4 delle Linee Guida, al Dirigente spetta “una verifica delle strutture scolastiche, mediante l’individuazione deluogo fisico idoneo per la conservazione e la somministrazione dei farmaci”, e concedere “ove richiesta, l’autorizzazione all’accesso ai locali scolastici durante l’orario scolastico ai genitori degli alunni, o a loro delegati, per la somministrazione di farmaci” , oltre che verificare “la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione di farmaci”. Nell’art. 4 delle Linee Guida, è precisato che i dirigenti possono stipulare, nell’ambito dell’autonomia scolastica, accordi e convenzioni con altri soggetti istituzionali del territorio.

Iter

Per cui, l’iter prevede che:

  • ad inizio anno scolastico i genitori presentino richiesta formale, allegando la documentazione medica necessaria
  • ai fronte della richiesta il Dirigente Scolastico deve individuare i luoghi idonei per la conservazione e per la somministrazione dei farmaci
  • verificare se ci sia la disponibilità da parte del personale scolastico (docenti e ata) ad assolvere tale responsabilità
  • in alternativa, può autorizzare i genitori o chi da loro delegato ad accedere a scuola per la somministrazione dei farmaci
  • o ancora rivolgersi ai competenti Assessorati per la Salute e per i Servizi Sociali.