Stabilizzazione docenti, a quasi 3 mesi dall’inizio dell’anno scolastico, molte scuole sono ancora alle prese con le nomine dei precari. Nonostante ci siano 400mila supplenti inseriti nelle graduatorie, gli Uffici scolastici non riescono a individuare i precari da nominare. La situazione è particolarmente complicata in considerazione del fatto che diverse classi di concorso presentano GaE e GPS esaurite.
Supplenze docenti, mancano candidati in diverse province: le scuole costrette a ricorrere agli interpelli
I Dirigenti Scolastici dovranno, quindi, individuare i supplenti, per i posti vacanti o disponibili, attingendo dalle graduatorie di istituto o, in caso di necessità, dalle graduatorie di istituti viciniori. L’ultimo strumento disponibile è l’interpello, introdotto con l’Ordinanza Ministeriale N. 88/2024, che sostituisce la domanda di messa a disposizione, utilizzata sino a quest’anno.
Ci sono ancora posti interi o spezzoni al 31 agosto o 30 giugno 2025 disponibili sia per la mancanza di aspiranti sia perché i candidati hanno rinunciato. La mancanza di candidati riguarda molte province, da Matera a Trieste, inclusi grandi centri come Bologna, Roma, Genova, Milano, Torino e Venezia. Le discipline più in difficoltà sono quelle del sostegno, soprattutto nel primo ciclo scolastico, Italiano, Storia, Inglese, Matematica, Fisica e le discipline tecniche.
Anief spinge in 3 direzione: trasformazione posti in organico di diritto, doppio canale e assunzione idonei
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha elogiato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per aver annunciato un piano anti supplentite e la specializzazione su sostegno per 85mila precari con almeno tre anni di servizio. Tuttavia, il presidente Anief ha sottolineato che queste misure non saranno sufficienti a superare la supplentite, senza la trasformazione dei posti in deroga o di fatto in organico di diritto, senza l’introduzione di un doppio canale di reclutamento e senza la stabilizzazione di tutti gli idonei dei concorsi. Senza questi passaggi, l’agonia della supplentite continuerà, compromettendo la continuità didattica. “Senza questi tre passaggi ineludibili – posti in organico di diritto, doppio canale e assunzione a tempo indeterminato degli idonei – , non faremo altro che prolungare l’agonia della supplentite. Oltre che – conclude Marcello Pacifico – continuare a inneggiare alla continuità didattica, senza però mai raggiungerla”.