Per paura di non lavorare molti docenti cercano di aprirsi varie strade. Oltre quindi all’iscrizione nelle graduatorie utili per ricevere supplenze dalle scuole statali (Gae, GPS e graduatorie d’istituto) provano anche il canale delle scuole paritarie. Ma come funzionano in questo ambito le assunzioni? Facciamo chiarezza.
Scuole paritarie, come candidarsi e come si viene assunti
Per poter aspirare a lavorare nelle scuole paritarie non esistono graduatorie presso cui iscriversi. Solitamente basta inviare la propria candidatura alla segreteria scolastica con la Mad oppure con un semplice curriculum in cui sono indicati il percorso di studi e le esperienze lavorative. A volte alcune scuole hanno anche un’apposita sezione sul proprio sito presso cui proporsi. Il periodo migliore per potersi candidare presto le scuole paritarie è compreso tra maggio e giugno. Settembre potrebbe già essere tardi perché le segreterie in genere hanno già provveduto a coprire le cattedre. Vale comunque la pena di tentare, dal momento che anche presso le paritarie nel corso dell’anno potrebbero liberarsi posti che saranno assegnati a supplenza ad esempio per maternità, malattia ecc.
Non esiste un criterio predefinito di selezione e assunzione non esistendo alcuna graduatoria. Ogni scuola si gestisce quindi in autonomia, solitamente convocando alcuni degli aspiranti per sottoporli ad una sorta di colloquio. Dopodiché chi viene scelto si vedrà sottoscrivere un primo contratto a tempo determinato annuale “di prova”. Dal secondo anno potrebbe già essere stipulato un contratto a tempo indeterminato.
Le tipologie di contratto
Le scuole paritarie utilizzano precise tipologie di contratto collettivo nazionale. Quelli in essere sono 3: ANINSEI, AGIDAE (il più utilizzato) e FISM. Ad ogni contratto corrisponde una diversa tabella retributiva (lo stipendio è solitamente più basso rispetto a quanto si percepisce in ambito statale). La singola scuola decide quale contratto stipulare. Se eventualmente l’aspirante si vede sottoscrivere un contratto part-time ha sempre la facoltà di completare l’orario anche su scuola statale.
Quanto alle tempistiche richieste per dare le dimissioni qualora il docente volesse accettare una supplenza su scuola statale, occorre sempre rifarsi alla tipologia di contratto. Ad esempio con Agidae sono previsti 2 mesi di preavviso nel dare le dimissioni. Mentre con Aninsei sono previsti 3 mesi di preavviso se a tempo indeterminato e 1 mese se a tempo determinato.