Mentre deve ancora concludersi il primo concorso del PNRR già si parla del prossimo concorso, il cui bando sembra essere previsto tra ottobre e novembre 2024. La procedura sarà sostanzialmente identica. I requisiti di accesso infatti saranno uguali; si aggiungerà solo un ulteriore requisito, ossia i primi 30 CFU per chi sta conseguendo l’abilitazione da 60. E per gli idonei sono previste novità? Facciamo chiarezza.
Quali speranze per gli idonei?
Coloro che sono risultati idonei al primo concorso del PNRR stanno chiedendo a gran voce che possano essere previste graduatorie ad esaurimento come per il concorso del 2020. È stata anche aperta una petizione online che in poche settimane ha già riscosso ampie adesioni, a testimonianza di quanto sia concreta l’esigenza per questi insegnanti che, se non ci dovesse essere nessuna apertura da parte del Ministero, saranno costretti a sostenere nuovamente in autunno le stesse prove nella nuova procedura concorsuale.
Anche il secondo concorso del PNRR, tra l’altro, non prevede novità per quanto riguarda gli idonei. Le graduatorie di merito saranno formate sempre e solo dai vincitori. L’unica speranza che hanno gli idonei è quella di poter fare affidamento su eventuali rinunce dei vincitori per poter aspirare al ruolo.
Maggiore selettività al secondo concorso PNRR
A complicare la situazione è la maggiore selettività prevista per il secondo concorso del PNRR. A differenza del primo concorso, nel quale non era previsto alcun punteggio minimo per il superamento della prova scritta, la nuova procedura prevede l’ammissione alla prova orale nella misura del triplo dei posti messi a concorso per ogni singola regione. Rimane consolidato il punteggio minimo di 70/100 da conseguire sia nella prova scritta sia nella prova orale.