L’iniziativa di Ivana Barbacci, segretaria nazionale Cisl Scuola, di far slittare l’aggiornamento delle graduatorie ATA al 2025 sta mettendo in allarme gli aspiranti. La proposta ha trovato il favore anche delle forze politiche di maggioranza, che hanno presentato un emendamento in proposito al Milleproroghe. Giunge in redazione la lettera di un assistente amministrativo che esprime disappunto per la proroga richiesta.

No alla proroga aggiornamento graduatorie ATA

“Con la presente, esprimo il mio profondo disappunto e la mia forte protesta nei confronti della proposta del governo e della CISL di slittare le graduatorie del personale ATA dal 2024 al 2025. Tale scelta risulta ingiusta e penalizzante per un gran numero di individui che avevano basato le proprie prospettive professionali su questo nuovo bando, programmato con la fiducia di poter avanzare nelle proprie carriere. Molti di noi avevano pianificato con attenzione il proprio futuro, investendo tempo, risorse e sacrifici personali per prepararsi a questo concorso nel 2024. Lo slittamento delle graduatorie crea non solo un clima di incertezza, ma impedisce anche a numerosi candidati di realizzare i loro progetti di vita e di lavoro.

Inoltre, la decisione risulta particolarmente dannosa per coloro che avevano intenzione di spostarsi o che avevano già intrapreso piani di trasferimento per seguire le opportunità professionali offerte da questo bando. Questo cambiamento improvviso mette a rischio la stabilità e il benessere di molte famiglie, vanificando gli sforzi dedicati a costruire un futuro migliore.

Chiedo pertanto al governo e alla CISL di riconsiderare questa decisione e di valutare attentamente le conseguenze negative che essa comporta per la vita di così tante persone. La trasparenza e la coerenza nelle decisioni amministrative sono fondamentali per mantenere la fiducia dei cittadini e per garantire una gestione equa e responsabile delle risorse pubbliche. Sono convinto che un ripensamento su questo slittamento possa contribuire a preservare la fiducia nella governance e a tutelare i diritti e gli interessi di coloro che vedono minate le proprie opportunità professionali. Mi auguro che la voce di chi oggi protesta possa essere ascoltata e che si possano adottare soluzioni che rispettino il lavoro e gli sforzi di chi, con dedizione e impegno, ha preparato il terreno per un futuro migliore.”

Perché uno slittamento?

La proposta CISL trae origine dall’esigenza di permettere a coloro che vogliono inserirsi di ottenere senza fretta il certificato internazionale di alfabetizzazione digitale, ora obbligatorio come titolo d’accesso a seguito della firma definitiva del CCNL scuola 2019-21. Ma a quanto pare, molti di coloro che devono conseguirlo non vogliono la proroga.