docente di sostegno
Docente di sostegno e alunno

Riflettori sempre accesi sulla tematica dell’inclusione scolastica: come sappiamo, nel pomeriggio di ieri 4 settembre, si è tenuta una manifestazione di protesta da parte dei docenti di sostegno e delle famiglie di alunni con disabilità davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ad appoggiare l’iniziativa sono stati anche alcuni sindacati, tra cui la UIL Scuola Rua. Proprio questa sigla sindacale, al termine della manifestazione, ha pubblicato un comunicato stampa in cui ha di nuovo denunciato i ‘pericoli’ che comporta l’adozione del modello di inclusione proposto dal governo. Ecco qui di seguito quanto sottolineato. 

Disappunti e proposte della UIL sul sostegno agli alunni con disabilità

Il sindacato UIL Scuola Rua ha così ribadito il suo disappunto in merito alla politica di inclusione scolastica portata avanti dal Ministro Valditara: “No a un sistema sottoposto a vincoli e consensi come quello dei docenti di sostegno scelti col placet delle famiglie, no al conseguimento dei titoli all’estero”. Ecco le misure proposte: “Assumere in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, anche da GPS. È necessaria la riapertura delle graduatorie per consentire ai docenti di inserire il titolo abilitante eventualmente conseguito”.

Alcune amare considerazioni 

“Un’amara constatazione: il nostro modello di inclusione degli alunni con disabilità è a rischio nonostante rappresenti un modello per tutti i paesi europei che si recano qui in Italia per studiarlo”, ha affermato Roberto Garofani della Uil Scuola Rua durante la manifestazione tenutesi ieri pomeriggio davanti il palazzo di Viale Trastevere. 

“In Italia i supplenti sul sostegno, certificati dal Ministro, sono più di 100 mila. È un dato drammatico – ha sottolineato – aggravato dal fatto che le nuove misure che saranno attive da quest’anno non vanno nella direzione giusta”. Nonostante i buoni propositi espressi qualche giorno fa proprio dal Ministro Valditara, infatti, ancora troppe sono le criticità da risolvere e ancora troppi sono gli alunni certificati che ad inizio anno scolastico non sono seguiti da docenti specializzati.