Forte polemica e alta tensione nel mondo della scuola caratterizzano i primi giorni del 2025, in cui i riflettori sono puntati sulla questione della specializzazione e stabilizzazione dei docenti di sostegno. Come sappiamo, infatti, ieri 3 gennaio, davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito si è tenuta una manifestazione di protesta organizzata dal Comitato Docenti di Sostegno insieme ai sindacati Flc Cgil, Uil Scuola e Gilda degli Insegnanti: il dissenso è rivolto alla decisione del governo di attivare Corsi di Sostegno gestiti dall’INDIRE, pari a 30 CFU, per specializzare nuovi docenti. Facciamo qui di seguito un sunto della questione.
La posizione del Comitato Docenti di sostegno
Il Comitato Docenti di Sostegno ha denunciato una mancanza di una pianificazione adeguata a livello territoriale che possa rispondere concretamente alle esigenze di ogni realtà: il rischio è quello di rendere ancora più sature province in cui già vi è una precaria situazione occupazionale, come il centro Sud. Il CdS auspica invece ad una programmazione nazionale. Altro punto criticato è il conseguimento di soli 30 CFU che non assicurerebbero una formazione solida e completa, come quella del TFA, ma approssimativa.
La posizione della UIL e della FLC CGIL
Per la Uil Scuola Rua l’obiettivo a cui puntare è la stabilizzazione dei docenti di sostegno precari: il sindacato ha chiesto interventi mirati per trasformare l’organico di fatto in organico di diritto, considerando che ci sono circa 230.000 docenti in attesa di essere stabilizzati. Inoltre, la UIl ha ribadito l’importanza di una preparazione adeguata, pari a quella del TFA, che non può essere offerta da “corsi a scartamento ridotto”.
Anche la FLC CGIL ha sottolineato l’importanza di una formazione qualificata per promuovere l’inclusione scolastica. Nello stesso tempo ha criticato le risposte vaghe ricevute dal Ministero, e continua a richiedere un confronto su concorsi e assunzioni.
Faraone punta ad una formazione di qualità
Anche a Palermo, davanti all’USR, nella giornata di ieri si è svolto un sit-in di protesta, a cui ha preso parte anche Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera. “Quello del sostegno è un insegnamento troppo delicato per poter prescindere dalla sua qualità: le ragioni delle iniziative organizzate oggi in tutta Italia dal Comitato Docenti di Sostegno sono del tutto condivisibili”, ha affermato. “Bisogna lavorare sempre più nella direzione di specializzare il sostegno, evitando percorsi di formazione che si limitano a un’infarinatura con l’effetto di risultare inutili”.