Sostegno, i precari storici di Cremona hanno espresso la propria rabbia per quanto riguarda l’assegnazione dei posti nella scuola primaria e secondaria di primo grado: circa 400 insegnanti residenti in provincia, infatti, si sono ritrovati disoccupati o hanno dovuto accettare cattedre di poche ore, nonostante abbiano coperto posti di sostegno per anni. Tutta colpa di quanto accaduto la scorsa estate con la mini call veloce sostegno.
I precari storici in rivolta a Cremona: ‘Scavalcati da insegnanti provenienti da altre regioni’
I precari storici di Cremona attribuiscono questa situazione alla ‘Mini call veloce‘ di fine agosto che ha permesso a insegnanti da fuori regione di ottenere le cattedre. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha introdotto questa procedura per combattere l’abuso di contratti a tempo determinato, consentendo l’immissione in ruolo con cattedre vacanti.
I docenti cremonesi, come riporta ‘La Provincia di Cremona’, protestano contro questa procedura che ha assegnato 400 cattedre a insegnanti provenienti da altre regioni, privando i docenti locali della possibilità di ottenere il ruolo. Molti insegnanti, con anni di servizio alle loro spalle, sono stati superati da personale con meno esperienza, proveniente da regioni dove la specializzazione è più facilitata. Questa disparità formativa tra Lombardia e altre regioni finisce per creare una concorrenza iniqua.
Simona Pisano, prof di lettere e musica, ha preferito restare a casa, non accettando questa situazione: ‘Da 13 anni sono insegnante precaria di sostegno, ovunque nel Cremasco, gli ultimi alle medie Galmozzi. A causa di questa assurda situazione, frutto della scelta discrezionale del provveditore, io e altre centinaia di colleghi storici siamo rimasti a piedi. Ci è stata bruciata la possibilità di entrare in ruolo, i neo assunti, infatti, hanno contratti di tre anni. Con la mini call veloce, emanata tra l’altro a fine agosto, ci è stata sfilata la sedia da sotto il sedere – ha dichiarato a La Provincia di Cremona – Se ci fosse stato un congruo preavviso avrei preso un incarico al 30 giugno, e non a fine agosto, come peraltro si è sempre fatto negli anni passati. C’è chi tra i colleghi ha scelto di accettare poche ore di insegnamento, io seguirò altre strade, non escludo un’azione legale’.