Come sappiamo, il Decreto Legge 71/2024 in alcuni articoli dedica attenzione al sostegno didattico per gli alunni con disabilità: nello specifico prevede l’attivazione di alcuni percorsi per conseguire la specializzazione sul sostegno in aggiunta al Tirocinio Formativo Attivo, il Tfa, erogato ogni anno dagli Atenei. Si tratta dei corsi da 30 CFU che saranno organizzati e gestiti dall’INDIRE, indirizzati a coloro che hanno tre anni di servizio (anche non consecutivi) sul sostegno negli ultimi cinque e chi ha conseguito un’abilitazione all’estero, che in attesa di riconoscimento, rinuncia a tale titolo per conseguire i crediti formativi previsti. Ma quando si attiveranno tali corsi? Cosa occorre ancora definire? Il punto della questione qui di seguito.
Firmato il decreto per la composizione dell’Osservatorio per l’inclusione
Sulla faccenda dei corsi INDIRE per l’acquisizione dei 30 CFU necessari per ottenere la specializzazione di sostegno tanto si sta discutendo e in tanti articoli abbiamo dedicato attenzione. Abbiamo visto che aspre sono le polemiche da parte dei docenti specializzati attraverso il TFA ancora inseriti nelle graduatorie in attesa di essere stabilizzati. Da parte loro, né l’INDIRE né il Ministero dell’Istruzione del Merito ha già dato il via ai corsi, né indicato con precisione una data di inizio. Recentemente il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il decreto in merito alla “composizione dell’Osservatorio permanente sull’inclusione scolastica”. Questo avrà il compito di dare il proprio parere al provvedimento ministeriale.
Cosa si deve ancora definire sui corsi sostegno 30 CFU
Nello specifico, ecco quali sono gli aspetti ancora da definire relativamente ai corsi 30 CFU INDIRE per conseguire la specializzazione nel sostegno:
- I criteri con cui si devono ammettere i titoli esteri
- I contenuti formativi dei percorsi
- Le modalità con cui si attiveranno i percorsi
- I costi massimi da sostenere
- Le modalità e i termini di presentazione delle domande
- La struttura dell’esame finale e come si comporrà la commissione esaminatrice, con un rappresentante designato dall’Ufficio scolastico regionale.