Nonostante le attività didattiche del nuovo anno scolastico siano iniziate da ormai più di un mese, la situazione di molti alunni con disabilità rimane sempre critica: docenti di sostegno, personale educativo e per l’assistenza non ancora nominati, barriere architettoniche, libri per la didattica speciale non ancora arrivati sono alcuni dei fattori che mettono a rischio l’inclusione scolastica. La situazione si riscontra in tutto il territorio nazionale: ecco alcune testimonianze registrate da ilfattoquotidiano.it da parte di esperti nell’ambito dell’inclusione scolastica.
Le criticità sul sostegno individuate da due esperti in materia
“L’impressione è che non si facciano passi avanti, ma che le poche conquiste spesso vengano messe in discussione. C’è un evidente clima di precarietà dove tutto è provvisorio, ogni anno si ricomincia da capo. Riscontriamo su tutto il territorio nazionale un peggioramento complessivo dell’inclusione scolastica”. Così ha affermato Alessandro Chiarini, presidente del Coordinamento nazionale famiglie con disabilità (Confad).“Di anno in anno cresce il divario tra i bisogni e le esigenze degli alunni con disabilità e l’assistenza in classe di qualità che viene loro offerta. A proposito di autonomia differenziata e disabilità accessibile sempre di più conta dove si vive, così aumentano i casi di discriminazione anche durante gli anni della scuola dell’obbligo”, ha denunciato Chiarini. “Le criticità si trascinano nel tempo senza che il Miur trovi soluzioni definitive”, ha aggiunto il presidente del Confad.
“Per attuare una vera e propria inclusione, ogni attività didattica deve essere cucita su misura delle esigenze della persona con disabilità, non è accettabile che l’alunno/a con disabilità esca spesso per recarsi in un’altra aula dedicata da solo/a o con altri studenti con disabilità. Ogni attività anche ricreativa, ludica o di mensa deve essere accomodata ragionevolmente sulla persona con disabilità”, ha aggiunto Laura Andrao, avvocata esperta in diritto delle disabilità.
Alcuni dati Istat
In base ai dati dell’Istat, è emerso che per il 2024 il 27% delle scuole non dispone di un numero sufficiente di postazioni informatiche adatte per gli alunni con disabilità, il 60% degli istituti non è accessibile per tutti e che il 62% degli alunni certificati non può partecipare alle gite scolastiche nel caso in cui si prevede un pernottamento. Inoltre più del 50% degli studenti con disabilità ha cambiato il proprio docente di sostegno rispetto all’anno scolastico precedente. Ma non solo, quasi il 10% nel corso dello stesso anno scolastico è stato affiancato da diversi insegnanti di sostegno, nella maggior parte privi del titolo di specializzazione, continuando a mettere seriamente a repentaglio la continuità didattica, elemento indispensabile per il percorso di crescita di qualsiasi alunno, e in modo particolare per quelli con fragilità.