Continua ad essere discusso il tema del mancato rinnovo della procedura ex art 59, che avrebbe garantito in cattedra docenti di sostegno specializzati. Il concorso PNRR, la cui prova scritta partirà dall’11 marzo, lascerà scoperto un numero elevato di posti su sostegno in molte regioni, soprattutto al centro-nord, e questo non farà che mettere nuovamente a repentaglio la continuità didattica, facendo partire, anche col nuovo anno scolastico, la ‘girandola’ di supplenti, senza garantire tra l’altro agli alunni con disabilità insegnanti con la dovuta preparazione e specializzazione. Proprio su questa problematica ha posto l’accento nelle scorse ore Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua.
Sostegno: lettera della Uil Scuola Rua ai gruppi parlamentari
“Serve una particolare attenzione sul sostegno. Ripristinare le assunzioni in ruolo dalla 1° fascia GPS dei docenti in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno. Le forze politiche devono intraprendere questa strada, c’è bisogno di un intervento legislativo urgente”. Queste le parole di Giuseppe D’Aprile (Uil Scuola Rua) in una lettera rivolta ai gruppi parlamentari.
Il sindacalista ha precisato: “Il nostro studio parla chiaro. Nel 2023 si è raggiunta la cifra record di 234.576 docenti precari in cattedra di cui 129.298 sul sostegno. I dati sono impietosi e non hanno precedenti nel nostro Paese. È chiaro dunque che sugli insegnanti di sostegno serva un’attenzione particolare.
Il Decreto milleproroghe 2024 – ricorda il Segretario nella lettera – non ha prorogato una procedura di reclutamento avviata nel 2021 con il Decreto Sostegni bis e che ha funzionato, che consentiva lo scorrimento delle graduatorie dei docenti di prima fascia, sia per posto comune che di sostegno, su cattedre che residuavano dalle procedure di immissioni in ruolo della fase ordinaria”.
D’Aprile ha evidenziato la necessità di ripristinare la procedura ex art 59, ma non solo predisponendo una nuova proroga per il prossimo anno scolastico. Il sindacalista chiede che il meccanismo venga predisposto in maniera strutturale: “È necessario che le forze politiche parlamentari ripristinino, con un intervento legislativo ad hoc, i processi di assunzione previsti a suo tempo dal Decreto Sostegni bis e reiterati negli anni 2022 e 2023. Auspichiamo che l’intervento renda strutturale tale procedura sia sui posti di sostegno che su posto comune”.
“È evidente – afferma D’Aprile – che il concorso già bandito per tutti i gradi di scuola per complessivi 44.654 posti non potrà mai consentire di coprire, oltre a quelli su posto comune, meno che mai quelli sul sostegno, tenuto conto che quelli previsti sono solo 15.588 a fronte dei circa 130.000 docenti precari in cattedra”.
“Questa misura è necessaria per assicurare in particolar modo ai ragazzi con disabilità un docente specializzato”, conclude il Segretario.