sostegno
Docente di sostegno

Il sostegno alle attività didattiche per gli alunni con disabilità è sempre al centro del dibattito, sia del mondo della scuola sia in materia di politica scolastica. A volte, commenti in merito arrivano anche da chi non fa parte dell’ambito, ma lo stesso esprime pareri, non sempre avendo ben chiaro il quadro della situazione. Dopo i recenti ‘suggerimenti’ giunti dal generale Vannacci, un nuovo parere sul tema dell’inclusione degli studenti certificati è arrivato dal Ministro Tajani, secondo il quale i docenti di sostegno dovrebbero essere psicologi: facciamo qui di seguito il punto della questione. 

Il commento del Ministro Tajani in merito al sostegno agli alunni con disabilità 

“Credo che debba esserci una sempre maggiore presenza di psicologi nella scuola, primaria secondaria e nelle università” e “penso che gli insegnanti di sostegno dovrebbero essere psicologi”: ecco quanto ha affermato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del convegno “1989-2024: 35 anni della legge professione psicologica in Italia”, tenutosi a Roma. “Perché purtroppo nelle nostre scuole – ha spiegato Tajani, in base a quanto riportato da La Stampa – capita spesso che un insegnante di sostegno non sappia cosa sia il sostegno, tra supplenze e carenze aiutano semplicemente a fare i compiti”. Al contrario, secondo il Ministro, se il docente è uno psicologo “si possono risolvere problemi in nuce senza che diventino irrisolvibili”.

Le competenze che deve acquisire un docente specializzato 

Il docente di sostegno, pertanto, dovrebbe essere pluri specializzato e pluri formato, più di quanto già si richiede, quasi un ‘super eroe’ insomma. Il Tirocinio formativo attivo, necessario per il conseguimento della specializzazione, infatti, già è un percorso molto articolato, che prevede insegnamenti teorici quali pedagogia, scienze dell’educazione, didattica speciale, neuropsichiatria, ma anche legislazione dell’inclusione scolastica. A questo si aggiunge una parte con laboratori pratici e un tirocinio da svolgere in una delle scuole convenzionate, per una durata di almeno cinque mesi, durante cui  il tirocinante deve acquisire competenze didattiche per l’integrazione degli alunni con disabilità. 

Oltre a ciò, occorre considerare che al docente di sostegno si richiedono, nella nella vita quotidiana all’interno della classe, padronanze in tutte le discipline oggetto di studio: dovrebbe essere pertanto un ‘tuttologo’ e, oltre a questo, anche uno psicologo. Nel frattempo, però, i problemi della mancanza della continuità didattica dovuta principalmente alla non stabilizzazione dei tantissimi precari e all’altissimo numero di cattedre in deroga permangono.