sostegno
Docente di sostegno

Sono passati solo pochi giorni dall’approvazione del nuovo Decreto Legge da parte del Consiglio dei Ministri e già tante sono le polemiche di sindacati e docenti in merito alle misure adottate per la scuola, in modo particolare per quanto riguarda il sostegno alle attività didattiche agli alunni con disabilità. In precedenti articoli abbiamo già visto che alcune sigle sindacali hanno evidenziato i ‘pericoli’ di queste nuove disposizioni: anche il sindacato ANIEF ha espresso il proprio disappunto e annunciato che presenterà vari emendamenti. Di seguito il punto della questione. 

Proteste contro ‘il pacchetto’ sostegno

Come abbiamo visto, il Decreto Legge prevede un doppio canale per il conseguimento della specializzazione sul sostegno e la conferma da parte delle famiglie del docente precario. Molti insegnanti stanno esprimendo pareri negativi in modo particolare su quest’ultima misura. Sui vari gruppi social, infatti, è possibile leggere commenti disapprovanti: “Per me questa manovra è diabolica. Il ruolo dell’insegnante di sostegno ha necessitato di molte leggi e provvedimenti per garantire autorevolezza. O questo provvedimento vale per tutti gli insegnanti o per nessuno. Se vi sono criticità nel rapporto insegnante di sostegno-alunno interviene il DS, il GLO, come già stabilisce la norma, senza fare una legge che umili e indebolisca la figura del docente, che per ottenere la riconferma, diventerebbe un burattino nelle mani della famiglia”. 

Per l’ANIEF il Decreto va rivisto

“Garantire le assunzioni in ruolo su sostegno sui posti in deroga, abolire la conferma dei contratti in base alla scelta delle famiglie, confermare le assunzioni a tempo indeterminato anche a chi è inserito nelle GaE ed è stato depennato oltre che ai partecipanti ai concorsi, semplificare le procedure per il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero e le specializzazioni su sostegno per i triennalisti italiani. Sono le richieste del sindacato Anief a proposito del decreto legge approvato in queste ore dal Consiglio dei ministri e presto in Gazzetta Ufficiale. Il giovane sindacato annuncia emendamenti”: questo è quanto si legge in un comunicato stampa ANIEF.

“Contiamo di presentare delle richieste di modifica per il bene della scuola e di chi la vive ogni giorno in qualità di discente, di docente e di lavoratore – ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -: il decreto approvato dal Governo necessita di specifiche modifiche: non si può andare avanti ad esempio con le cattedre vacanti da assegnare solo ai precari fino al 30 giugno dell’anno successivo, come non possono essere influenti le famiglie sulla scelta degli insegnanti. Si deve assumere allo stesso modo da tutte le graduatorie, vanno snellite, infine, le procedure di riconoscimento dei titoli presi fuori e dentro l’Italia. Sono emendamenti di buon senso, che a breve presenteremo nelle sedi parlamentari opportune”, conclude Pacifico.