Forte il malcontento verso i corsi per la specializzazione per le attività di sostegno di cui si occuperà l’INDIRE: ieri, 11 dicembre, si è svolto presso la sede della Gilda degli Insegnanti un incontro tra il coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana e i due rappresentanti del Comitato Docenti Sostegno: per il prossimo 3 gennaio, il Comitato ha organizzato una manifestazione pubblica per contrastare la decisione del MIM di avviare tali corsi di specializzazione attraverso INDIRE.
Occorrono valorizzare i corsi selettivi per la specializzazione sostegno
In una nota pubblicata dal sindacato la Gilda degli insegnanti, il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana ha espresso alcune importanti considerazioni in merito alla specializzazione per il sostegno. Dall’incontro con il Comitato docenti di sostegno, “Ne è emerso un quadro complesso – ha speigato Castellana – oltre al problema dell’elevato numero di docenti specializzati, in particolare in alcune regioni del Sud, privi di incarico di supplenza, c’è quello relativo ai percorsi”. Il coordinatore Castellana ha rimesso in luce la grande discrepanza tra la qualità e il peso della formazione data attraverso il tirocinio formativo attivo e i corsi che INDIRE deve attivare, brevi e ancora da definire (al momento, infatti, si è in attesa ancora dei relativi bandi): “Le specializzazioni TFA hanno previsto un percorso impegnativo, comprensivo di tirocinio, che non può essere equiparato a corsi non selettivi e svolti in modo sbrigativo”.
Occorre pianificare bene anche i corsi da attuare
Inoltre, Castellana ha evidenziato che occorre anche attuare un’attenta analisi del reale fabbisogno di ogni territorio e di quanti sono i docenti iscritti nelle GPS prima di bandire nuovi corsi: “Oltre a questo una pianificazione dei corsi da parte delle università e dell’Indire, deve tenere conto della consistenza delle GPS e della reale distribuzione territoriale, per evitare la creazione di ulteriore precariato”. E’ fondamentale in sede di concorsi – conclude Castellana – valorizzare il percorso di alta specializzazione rappresentato dal TFA, conseguito in Italia e in presenza”.