In questi ultimi mesi si è discusso tanto del sostegno didattico agli alunni con disabilità: in più occasioni il Ministro Valditara ha espresso l’intenzione di garantire la continuità didattica dei docenti specializzati agli alunni più fragili ogni anno scolastico. Questione molto delicata e complessa da affrontare, considerando l’alto numero di insegnanti precari che ogni anno ricoprono i tantissimi posti in deroga attribuiti. Abbiamo visto che la proposta del Ministro in merito presenta vari aspetti discutibili e non piace ai sindacati: anche la FLC CGIL Sicilia ha esposto il suo parere a riguardo.
Il disappunto della FLC CGIL
Come sappiamo, la proposta del Ministero per garantire la continuità didattica sul sostegno mira a prolungare per un triennio la permanenza dei docenti specializzati sulla stessa cattedra dietro la richiesta delle famiglie. Già la Uil Scuola e l’Anief hanno espresso il proprio disappunto. Anche per la FLC CGIL Sicilia il piano di Valditara è una misura sbagliata e parziale. Il segretario generale della Flc Cgil Sicilia Adriano Rizza e il segretario regionale con delega alla disabilità e segretario Flc Cgil Palermo Fabio Cirino, infatti, hanno affermato che questa proposta rappresenterebbe “una risposta sbagliata e parziale a un problema reale e delicato, come quello della continuità didattica per gli alunni diversamente abili”.
“Il vero problema che non si vuole affrontare – hanno sottolineato Rizza e Cirino – è l’altissimo numero di posti in deroga, temporanei e annuali, che a livello nazionale e regionale eguaglia se non addirittura supera quello dei posti stabili e fissi in organico di diritto, a tempo indeterminato”.
L’altissimo numero di posti in deroga sul sostegno in Sicilia e la soluzione della FLC CGIL
In Sicilia, numeri alla mano, su un totale di 27.844 posti di sostegno, 13.954 sono stabili e fissi (a tempo indeterminato), mentre 13.890 sono posti in deroga (temporanei e annuali). Questi ultimi posti vengono annualmente coperti da docenti di ruolo specializzati in assegnazione provvisoria o utilizzazione (molti dei quali a tempo indeterminato in sedi del nord Italia) e da supplenti annuali specializzati, ma anche privi del titolo di abilitazione.
“Non è accettabile il fatto che i posti fissi e stabili siano numericamente e percentualmente uguali a quelli in deroga (non stabili). Per noi – hanno continuato i segretari Adriano Rizza e Fabio Cirino – oltre ad aumentare il numero di docenti specializzati in tutta Italia, la soluzione da attuare è quella di aumentare sensibilmente la percentuale dei posti stabili in organico di diritto, che oggi si attesta sul 50 per cento del totale, stabilizzando e trasformando a tempo indeterminato i posti annuali attualmente in deroga. Solo così si potrà creare stabilità e garantire continuità didattica agli alunni diversamente abili”. La Flc Cgil ha chiesto di stabilizzare 80 mila posti degli oltre 100 mila posti in deroga, nell’arco di quattro anni, in modo “da sanare questa insopportabile stortura”.