Troppi i nodi da sciogliere in merito al sostegno agli alunni con disabilità: nonostante le 10 mila assunzioni in ruolo fino a questo momento avute da GPS e mini call veloce, ancora sono tantissime le cattedre scoperte e troppi gli studenti certificati a cui non si assegna un docente specializzato. E nonostante i buoni propositi del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, troppi i problemi inerenti l’inclusione scolastica. Facciamo il punto della questione qui di seguito. 

I buoni propositi del Ministro Valditara sul sostegno 

In un’intervista a Italia Oggi il Ministro Valditara si è soffermato a lungo sulla questione del sostegno agli alunni con disabilità, esprimendo buoni propositi in merito: “L’obiettivo è di incrementare il numero di docenti specializzati per poi trasformare gradualmente i posti in deroga in posti di organico di diritto procedendo così ad assunzioni a tempo indeterminato”.

Proprio per garantire un maggior numero di insegnanti specializzati nel minor tempo possibile, “abbiamo deciso di intervenire con Indire, l’ente di ricerca e formazione controllato dal Ministero, per mettere in campo un’offerta formativa di qualità, aggiuntiva a quella universitaria, che colmi il deficit, in particolare dove vi è maggiore fabbisogno, cioè al Nord”, ha spiegato il Ministro. Buoni propositi sicuramente, ma saranno sufficienti per risolvere tutte le criticità che si ripresentano puntualmente ogni anno? 

Le soluzioni dell’Anief 

“I problemi irrisolti si devono affrontare al più presto – ha affermato in un comunicato stampo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricordando nel dettaglio le soluzioni proposte dal sindacato autonomo -: “Attiviamo tutti i posti chiesti nel PEI, il Piano Educativo Individualizzato realizzato per tutti gli studenti con disabilità, e che invece in media ad oggi si nega per almeno il 30 cento dei casi in cui l’equipe di esperti lo richiede; liberiamo per le immissioni in ruolo tutti i posti in deroga, che rappresentano quasi il 50 per cento dell’organico di sostegno; assumiamo tutti gli idonei dei concorsi e gli specializzati da GAE e GPS, le graduatorie ad esaurimento e quelle provinciali per le supplenze che nel caso del sostegno portano anche all’immissione in ruolo”. Ad oggi, tuttavia, ancora troppi sono gli alunni con disabilità senza docente di sostegno specializzato e in attesa che venga nominato un insegnante, che nella maggior parte dei casi cambierà il prossimo anno scolastico.