sostegno
Docente di sostegno

Il DDl Semplificazione, la cui bozza è stata approvata ieri, 26 marzo, dal Consiglio dei Ministri, apporterebbe varie novità per il mondo della scuola: tra queste, la possibilità che i docenti precari di sostegno vengano riconfermati sullo stesso posto dietro richiesta delle famiglie. Questa misura ha subito suscitato i commenti in negativo da parte del sindacato UIL Scuola Rua: riportiamo qui di seguito il comunicato in merito.

Il parere della Uil Scuola Rua sulla bozza

“Siamo preoccupati di ciò che potrebbe accadere nelle scuole, se le famiglie potessero, senza alcun criterio di trasparenza, scegliere o individuare gli insegnanti per i propri figli”, ha affermato Giuseppe D’Aprile, Segretario generale Uil Scuola Rua: è questa, infatti, una delle misure contenute nel Decreto legge Semplificazioni.

“Un sistema sottoposto a vincoli e consensi, che è in netto contrasto con il nostro sistema statale e costituzionale, garante di laicità, trasparenza e pluralismo. Scegliersi i docenti equivale a trasformare l’istruzione, costituzionalmente definita quale funzione essenziale dello Stato, in un servizio che risponderebbe solo ai “desiderata” delle famiglie”: questo il pericolo evidenziato da D’Aprile.

“La bozza di testo del Ddl Semplificazioni, infatti, arriva a prevedere …”Al fine di agevolare la continuità educativa e didattica, nel caso di richiesta da parte della famiglia, e valutato, da parte del dirigente scolastico, l’interesse del discente, nell’ambito dell’attribuzione degli incarichi a tempo determinato… Ci chiediamo: “In che modo il Dirigente Scolastico valuterebbe l’interesse esplicito di un alunno con disabilità gravi?”.


Come risolvere il problema della continuità sul sostegno per la Uil

Legare il concetto della continuità didattica del sostegno, da garantire all’alunno con disabilità, ad una “scelta” delle famiglie, è l’ennesimo tentativo di nascondere o di rinviare i veri problemi in materia di reclutamento.
E’ nota a tutti la carenza diffusa di docenti specializzati per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado. Oggi più del 30% dei supplenti assegnati ad alunni con disabilità non è in possesso del titolo di specializzazione. Il sindacato da tempo ha individuato varie misure:

  • l’eliminazione del numero chiuso delle università per l’accesso ai corsi di specializzazione e la necessità prima dell’avvio dei corsi, di mettere in stretta relazione il numero dei posti con il fabbisogno territoriale.
  • Assumere in ruolo tutti i docenti con specializzazione non solo attraverso i concorsi, ma anche attraverso le graduatorie per le supplenze (GPS) in cui sono presenti migliaia di docenti già specializzati sul sostegno.